Queste le parole riportate sulla copertina di 13 di Jay Asher, un libro auto-conclusivo davvero bello e che mi ha profondamente colpita.
Per quelli che conoscono Pretty Little Liars e i libri, e ne hanno apprezzato la storia, ameranno sicuramente 13!
13
Jay Asher
Mondadori
237 pagine
7 ottobre 2008
15,00€
Voto: 4 Stelle e ½
Clay torna da scuola e fuori dalla porta trova ad aspettarlo una pessima sorpresa: sette audiocassette numerate con dello smalto blu. Ascoltandole, scopre che a registrarle è stata Hannah, la ragazza per cui si è preso una cotta. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Quelle cassette sono il suo modo per avere l'ultima parola sulle vicende che, secondo lei, l'hanno portata alla morte: facendole scorrere, Clay scopre che il destinatario del pacchetto deve ascoltarle e poi passarle al successivo di una lista. Nelle cassette, 13 storie: ognuna legata a una persona che ha dato ad Hannah una ragione per togliersi la vita. Seppur sconvolto, non può resistere alla tentazione di esplorare a fondo la storia che lo riguarda e, guidato dalla voce di lei, visiterà i luoghi che lei vuole mostrargli, finché non gli rimarrà altro da ascoltare...
La mia Recensione.
Che c'è da dire su questo libro?
Hannah Baker è un'adolescente. Non si è mai aspettata molto dagli altri, sapeva come girava il mondo, ma ha continuato a girare con esso finchè.. è morta.
Si è tolta la vita, e nessuno sa perchè.
Nessuno, inizialmente, ma pian piano la verità salta fuori, perchè sono 13 le ragioni per cui Hannah si è tolta la vita.. 13 persone, compagni di classe e di scuola, che analizzeremo in modo indiretto e piuttosto originale.
Con delle cassette.
Nei giorni precedenti alla sua morte, Hannah registra la sua voce su 13 cassette indirizzate, a turno, a queste 13 persone che dovranno ascoltarle.
Persone che hanno causato, senza saperlo -o quasi- il suo suicidio.
E quando queste arrivano a Clay Jensen, e lui inizia ad ascoltare la voce della ragazza per cui aveva preso una cotta e che era morta, non riesce a crederci.
Non capisce che significato abbia tutto questo, è confuso, ma soprattutto, non capisce cosa ha fatto di male per essere all'interno di questa lista.
Il libro sarà narrato dal suo punto di vista, mentre ascolta le cassette e capisce molte cose della vita di Hannah, pensieri che in apparenza sarebbero stati difficili da attribuire ad una ragazza come lei.
Non sono riuscita a staccarmi dal libro finchè non sono arrivata alla fine.
Come avrete capito, Hannah è la protagonista indiretta della storia. Il vero protagonista, quello di cui si seguono i pensieri e le azioni, è Clay, un ragazzo che aveva una cotta per Hannah.
Il modo in cui inizia il libro, con un prologo che anticipa la fine del libro, è sicuramente d'effetto. Si rimane spiazzati, senza capirne bene il significato, ma più in là nel libro cominciano ad affiorare ipotesi e se ne afferra il senso.
-Ciao a tutti, ragazze e ragazzi. Qui è Hannah Baker. Dal vivo e in stereofonia.
Non ci posso credere.
-Niente rimpatriate. Niente bis. E stavolta, neppure una richiesta.
No, non è possibile. Hannah Baker si è uccisa.
-Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette, è perché voi siete una delle ragioni.
Solo leggendo questo parte, appartenente al primo capitolo, mi sono venuti la pelle d'oca e i brividi alla schiena.
Capite perchè non ho potuto distogliere lo sguardo dal libro, tanto che mi hanno calcato il panino in mano per farmi cenare?
Bene.
Il fatto è che sembra che la ragazza che sta dietro la storia, orchestra la sua morte come se fosse un gioco. Manda messaggi agli amici e indizi, per far capire come, perchè è morta o chi l'ha uccisa. E qualcuno che lo fa per lei tiene d'occhio la situazione, ma organizzare un dopo-morte del genere lascia il segno.
Mi ha impressionato davvero.
E poi c'è quel particolare, il titolo dei capitoli, dove ognuno recita il numero della cassetta e il lato (A o B) in cui si focalizza la registrazione, che aumenta ancora di più la tensione fra un capitolo e l'altro.
Non starò qui a darvi nomi e motivi per cui i vari personaggi sono colpevoli di questa morte, ma vi dico che ogni capitolo, almeno su di me, ha avuto un grande impatto emotivo, mi ha fatto riflettere.
E non nascondo che più o meno da metà fino alla fine, ho pianto.
Ho pensato che quelle cose succedono davvero, e oggi sempre più spesso.
Cattiva reputazione, insulti, prese in giro, falsi amici, niente che un persona si meriti, ma che le viene attribuito ugualmente. Ti senti affondare, non sai come reagire, come rimettere la tua vita su una strada diversa da quella che porta giù.
Verso l'abbandono di se stessi.
E quando accade, hai già deciso.
Molli la presa, perdi la speranza, ti lasci andare.
Finito questo libro, mi sentivo strana. Così ho riflettuto.
E' ciò che faccio quando finisco un libro, cerco di capire cosa mi ha lasciato. Perchè che sia inventato o meno, un libro lascia sempre il segno. Come le morali delle favole.
Cosa mi hai lasciato, Jai Asher? mi chiedevo.
E tu Hannah? Clay? E voi altri, complici di una morte sbagliata?
Volete davvero saperlo? Bene. Mi sentivo vuota. Fragile. Svuotata, come Hannah. Non esattamente triste, ma.. non lo so.
Erano sensazioni stranissime, come se la realtà attorno a me si fosse annebbiata, come se quel libro mi avesse strapazzata e sbattuta tanto da lasciarmi intorpidita per giorni.
Ho apprezzato molto il modo in cui emergono i sentimenti di Hannah, anche da delle semplici cassette, proprio come se fosse lei a raccontare, e non Clay.
Hannah non si sentiva sotto pressione. Alla pressione ci sarebbe stato un rimedio. E' a ciò che la gente pensa di te che è difficile rimediare.
Sentiva che il suo mondo si stava sgretolando. Non per qualcosa che ha fatto lei, ma per le parole meschine di qualcun'altro. La cosa che però mi ha davvero colpito del suo personaggio mentre si racconta, è che lei non ha mai smentito nulla. Ha camminato per i corridoi quando gli altri la violentavano con sguardi o parole o soltanto con i propri pensieri.
E questo lei lo sapeva, ma non andava in giro a lamentarsene.
Ha resistito finchè ha potuto. Ha trovato una scusa per mollare, cercando un ultimo aiuto, che non è stato riconosciuto come tale.
Poi, è caduta lungo il burrone.
Senza urlare, senza provare rabbia o serbare troppo rancore.
No.
Solo una tremenda e grande malinconia.
Malinconia per ciò che sarebbe potuto essere se solo qualcuno le avesse teso una mano giusto mentre lei apriva la sua per lasciare l'appiglio a cui si era aggrappata tanto a lungo.
E quelli a cui sono state mandate le cassette hanno continuato a fingere, perchè a quel punto la loro vita era una montatura. Osservavano gli sguardi stravolti degli altri, quelli che venivano prima di loro, guardando poi con pietà quelli che sarebbero venuti dopo.
Come avrete capito, Hannah è la protagonista indiretta della storia. Il vero protagonista, quello di cui si seguono i pensieri e le azioni, è Clay, un ragazzo che aveva una cotta per Hannah.
Il modo in cui inizia il libro, con un prologo che anticipa la fine del libro, è sicuramente d'effetto. Si rimane spiazzati, senza capirne bene il significato, ma più in là nel libro cominciano ad affiorare ipotesi e se ne afferra il senso.
-Ciao a tutti, ragazze e ragazzi. Qui è Hannah Baker. Dal vivo e in stereofonia.
Non ci posso credere.
-Niente rimpatriate. Niente bis. E stavolta, neppure una richiesta.
No, non è possibile. Hannah Baker si è uccisa.
-Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette, è perché voi siete una delle ragioni.
Solo leggendo questo parte, appartenente al primo capitolo, mi sono venuti la pelle d'oca e i brividi alla schiena.
Capite perchè non ho potuto distogliere lo sguardo dal libro, tanto che mi hanno calcato il panino in mano per farmi cenare?
Bene.
Il fatto è che sembra che la ragazza che sta dietro la storia, orchestra la sua morte come se fosse un gioco. Manda messaggi agli amici e indizi, per far capire come, perchè è morta o chi l'ha uccisa. E qualcuno che lo fa per lei tiene d'occhio la situazione, ma organizzare un dopo-morte del genere lascia il segno.
Mi ha impressionato davvero.
E poi c'è quel particolare, il titolo dei capitoli, dove ognuno recita il numero della cassetta e il lato (A o B) in cui si focalizza la registrazione, che aumenta ancora di più la tensione fra un capitolo e l'altro.
Non starò qui a darvi nomi e motivi per cui i vari personaggi sono colpevoli di questa morte, ma vi dico che ogni capitolo, almeno su di me, ha avuto un grande impatto emotivo, mi ha fatto riflettere.
E non nascondo che più o meno da metà fino alla fine, ho pianto.
Ho pensato che quelle cose succedono davvero, e oggi sempre più spesso.
Cattiva reputazione, insulti, prese in giro, falsi amici, niente che un persona si meriti, ma che le viene attribuito ugualmente. Ti senti affondare, non sai come reagire, come rimettere la tua vita su una strada diversa da quella che porta giù.
Verso l'abbandono di se stessi.
E quando accade, hai già deciso.
Molli la presa, perdi la speranza, ti lasci andare.
Finito questo libro, mi sentivo strana. Così ho riflettuto.
E' ciò che faccio quando finisco un libro, cerco di capire cosa mi ha lasciato. Perchè che sia inventato o meno, un libro lascia sempre il segno. Come le morali delle favole.
Cosa mi hai lasciato, Jai Asher? mi chiedevo.
E tu Hannah? Clay? E voi altri, complici di una morte sbagliata?
Volete davvero saperlo? Bene. Mi sentivo vuota. Fragile. Svuotata, come Hannah. Non esattamente triste, ma.. non lo so.
Erano sensazioni stranissime, come se la realtà attorno a me si fosse annebbiata, come se quel libro mi avesse strapazzata e sbattuta tanto da lasciarmi intorpidita per giorni.
Ho apprezzato molto il modo in cui emergono i sentimenti di Hannah, anche da delle semplici cassette, proprio come se fosse lei a raccontare, e non Clay.
Hannah non si sentiva sotto pressione. Alla pressione ci sarebbe stato un rimedio. E' a ciò che la gente pensa di te che è difficile rimediare.
Sentiva che il suo mondo si stava sgretolando. Non per qualcosa che ha fatto lei, ma per le parole meschine di qualcun'altro. La cosa che però mi ha davvero colpito del suo personaggio mentre si racconta, è che lei non ha mai smentito nulla. Ha camminato per i corridoi quando gli altri la violentavano con sguardi o parole o soltanto con i propri pensieri.
E questo lei lo sapeva, ma non andava in giro a lamentarsene.
Ha resistito finchè ha potuto. Ha trovato una scusa per mollare, cercando un ultimo aiuto, che non è stato riconosciuto come tale.
Poi, è caduta lungo il burrone.
Senza urlare, senza provare rabbia o serbare troppo rancore.
No.
Solo una tremenda e grande malinconia.
Malinconia per ciò che sarebbe potuto essere se solo qualcuno le avesse teso una mano giusto mentre lei apriva la sua per lasciare l'appiglio a cui si era aggrappata tanto a lungo.
E quelli a cui sono state mandate le cassette hanno continuato a fingere, perchè a quel punto la loro vita era una montatura. Osservavano gli sguardi stravolti degli altri, quelli che venivano prima di loro, guardando poi con pietà quelli che sarebbero venuti dopo.
Solo uno, il 9°, Clay, ha avuto il coraggio di fare qualcosa.
Lui non era davvero colpevole, Hannah glielo dice quando viene il suo turno.
Malinconia, di nuovo. E' quella che prova Clay, perchè sentiva che avrebbe potuto salvarla, se solo avesse saputo. Se solo si fosse reso conto..
E il finale, perfetto, l'ho apprezzato molto, perchè fa capire che ad un gesto disperato ne corrisponde uno di aiuto.
Perchè qualcuno ha capito e Hannah non è morta invano.
Se dovessi dare un consiglio su questo libro, sarebbe sicuramente questo: leggetelo nel tardo pomeriggio e non fermatevi, dovete finirlo nella quiete della sera, perchè è d'effetto. E con questo libro, grazie a Jay Asher, nella lentezza di una notte, ogni emozione forte viene confinata in un angolo, mentre annebbia i sensi, intorpidisce ogni cosa, la rende ovattata e fa venire fuori un romanzo che, al suo termine, vi farà svegliare e riflettere. Ad un libro così perfetto non cambierei nulla!
Lui non era davvero colpevole, Hannah glielo dice quando viene il suo turno.
Malinconia, di nuovo. E' quella che prova Clay, perchè sentiva che avrebbe potuto salvarla, se solo avesse saputo. Se solo si fosse reso conto..
E il finale, perfetto, l'ho apprezzato molto, perchè fa capire che ad un gesto disperato ne corrisponde uno di aiuto.
Perchè qualcuno ha capito e Hannah non è morta invano.
Se dovessi dare un consiglio su questo libro, sarebbe sicuramente questo: leggetelo nel tardo pomeriggio e non fermatevi, dovete finirlo nella quiete della sera, perchè è d'effetto. E con questo libro, grazie a Jay Asher, nella lentezza di una notte, ogni emozione forte viene confinata in un angolo, mentre annebbia i sensi, intorpidisce ogni cosa, la rende ovattata e fa venire fuori un romanzo che, al suo termine, vi farà svegliare e riflettere. Ad un libro così perfetto non cambierei nulla!
Non sapevo dell'esistenza di questo libro ^^'
RispondiEliminaAmmetto, però, che per mancanza di tempo è da molto che non vado in libreria.
E...
Ammetto che mi ha colpito molto, sia la trama sia la tua recensione (soprattutto la tua recensione) e, sicuramente, come è successo con Pretty Little Liars, che ho conosciuto sempre grazie a te, leggerò il libro e mi appassionerò.
[Scusa il mio italiongho, ma in questo periodo non capisco niente xD]
Le parole che hai scritto mi hanno toccata, ma sopratutto incuriosita, come dobbiamo fare con questa curiosità? O=
Il librò è già sulla mia interminabile lista, spero solo di poterlo leggere al più presto, così il commento sarà migliore u.u
Ahahah tranquilla!
RispondiEliminaComunque grazie :)
Anche io l'ho scoperto per caso questo libro e mi ha affascinata subito! *__*
Grazieee :D Ho cercato di esprimere meglio che potevo le emozioni che il libro mi ha fatto provare!
Certo, leggilo al più presto e fammi sapere se ti è piaciuto! :D
Oggi sono andata in libreria e non l'ho trovato D=
RispondiEliminaSpero di trovarlo al più presto, così mi fiondo qui e ti faccio sapere u.u
Le librerie .. ormai le guardo così >_>
RispondiEliminaPreferisco comprare online, dopo quel genio che ha fatto la LEGGE LEVI!
Spero per lui che capisca presto quanto questa legge sia stupida u.u
Sii fammi sapere presto!! Che poi, se vuoi, posso passarti il pdf e per adesso lo leggi così! :)
Compri libri online?
RispondiEliminaMa pdf o cartacei?
Sinceramente online non ho mai comperato niente, non è che mi fidi tanto ^^''
Ma nonostante questo sono d'accordo con te su quella legge <_<
Comunque se non lo trovo entro una settimana, due al massimo, te lo faccio sapere u.u
Cartaaaacei! u.u
RispondiEliminaMai pdf, io li voglio fra le mani, i miei amori *_*
Nooo macchè, io ci compro da un sacco di tempo, sono ottimi! Amazon.it il primo di tutti! :D
Grazie u.u
Okkei Nota, attendo notizie! u.u
Sarà che qui la posta non mi piace, ma prima o poi proverò a comperarli anche io online u.u
RispondiEliminaUna volta provai a prenderne un paio dalla Feltrinelli, ma poi lasciai perdere xD
Non arrivano via posta, ma col corriere!
RispondiEliminaHo fatto.. uhm.. una decina di ordini alla Feltrinelli, 5 o 6 su BOL.IT, e ora ho provato Amazon.it, che è meravigliosamente puntuale!
Cèè i libri mi sono arrivati in due giorni! O.O
Per gli altri aspettavo settimane!
Ma dipende dalla disponibilità del libro eh?!
u.u
Col corriere? O=
RispondiEliminaOkay,proverò u.u
E sul sito della Feltrinelli c'è scritta la disponibilità per l'arrivo u.u
Brava!
RispondiEliminaSi, ti dice quanti giorni ci vogliono per reperire il libro oppure se la disponibilità e immediata, o ancora se il libro non è disponibile! u.u
Ma Amazon.it è sempre meglio u.u
Allora proverò su Amazon.it u.u
RispondiEliminami faresti un enorme favore? potresti mandarmi il pdf sulla mia mail? è kiara.tvtb@hotmail.com GRAZIE, DAVVERO!
RispondiEliminaMi faresti anche a me un favore? Me lo manderesti in PDF? La mia e-mail è stay_strong_@live.it
RispondiEliminaE' una giornata che cerco questo libro e non lo riesco a trovare!!
Se me lo invii sarei felicissima!!
Fatto :D
RispondiEliminaCiao,scusami so che son passati diversi anni ma son capitata su questo blog proprio perché cerco il pdf di "Tredici". Se è ancora a tua disposizione,potresti mandarlo qui:_ margoma22@yahoo.it ? grazie mille
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