Recensione Uno splendido disastro di Jamie McGuire.

Uno splendido disastro di Jamie McGuire è uno di quei libri, super attesi da molti lettori, che finiscono sempre troppo presto. E' particolare, intenso mentre lo leggi... ma poi ti lascia l'amaro in bocca, non tanto in senso negativo, quanto perchè, inevitabilmente, o lo ami o lo odi, e stare in mezzo è impossibile, inverosimile. E tu sei proprio uno di quelli che avrebbe voluto qualcosa di più!, anche se ti sei comunque invaghito della storia. Inoltre, la Warner Bross ha acquistato i diritti cinematografici e quindi avremo la possibilità di vederlo sul grande schermo... un giorno.

Uno Splendido disastro
Jamie McGuire
Garzanti
440 pagine c.a.
28 Febbraio 2013
Voto: 4 Stelle!

Camicetta immacolata, coda di cavallo, gonna al ginocchio. Abby Abernathy sembra la classica ragazza perbene, timida e studiosa. Ma in realtà Abby è una ragazza in fuga. In fuga dal suo passato, dalla sua famiglia, da un padre in cui ha smesso di credere. E ora che è arrivata alla Eastern University insieme alla sua migliore amica per il primo anno di università ha tutta l’intenzione di dimenticare la sua vecchia vita e ricominciare da capo. Travis Maddox di notte guida troppo veloce sulla sua moto, ha una ragazza diversa per ogni festa e attacca briga con molta facilità. Dietro di sé ha una scia di adoratrici disposte a tutto per un suo bacio...
C’è una definizione per quelli come lui: Travis è il ragazzo sbagliato per eccellenza. Abby lo capisce subito appena i suoi occhi incontrano quelli castani di lui e sente uno strano nodo allo stomaco: Travis rappresenta tutto ciò da cui ha solennemente giurato di stare lontana. Eppure Abby è assolutamente determinata a non farsi affascinare. Lei no, non ci cadrà come tutte, lei sa quello che deve fare, quel ragazzo porta solo guai. Ma quando, a causa di una scommessa fatta per gioco, i due si ritrovano a dover convivere sotto lo stesso tetto per trenta giorni, Travis dimostra un’inaspettata mistura di dolcezza e passionalità. Solo lui è in grado di leggere fino in fondo all’anima tormentata di Abby e capire cosa si nasconde dietro i suoi silenzi e le sue improvvise malinconie. Solo lui è in grado di dare una casa al cuore sempre in fuga della ragazza. Ma Abby ha troppa paura di affidargli la chiave per il suo ultimo e più profondo segreto…

                                         La mia Recensione.

I combattimenti clandestini di boxe sono una novità, per Abby. Vestita di cachemire rosa, accompagnata da America, la sua migliore amica, e Shepley, il ragazzo di lei, si ritrova accerchiata da una folla di pazzi ubriachi che invocano a gran voce Travis Maddox, campione indiscusso di ogni scontro. Probabilmente, se il sangue del suo avversario non fosse schizzato sul golfino delicato di Abby, non avrebbe mai alzato davvero lo sguardo su di lei. Eppure è successo, e da quel momento in poi, la sua determinazione nel voler catturare l'attenzione della ragazza diventa difficile da ignorare, per lei. Come può credere a Travis, lo stesso Travis pieno di tatuaggi sulle braccia, arrogante e consapevole della sua avvenenza e circondate da orde di ragazze ammiccanti, quando lui giura di voler solo essere suo amico?

Sorprendentemente, Travis mantiene la parola, e certo è che quello che c'è fra lui e Abby non si possa definire semplice amicizia, nonostante nasca apparentemente come tale. Altalenante e imprevedibili, il loro rapporto si evolve, tingendosi di momenti sereni, emozionanti o frustranti da morire, specialmente dopo che Abby perde la fantomatica scommessa che la costringe a vivere con lui per un mese. Ma il suo passato si affaccia nel presente più di quanto aveva previsto, e il frequentare Travis non aiuta le cose. Nonostante il continuo sostegno dell'amica, Abby cerca in tutti i modi di non gettare benzina sul fuoco, e l'attenzione di Parker Hayes le viene in soccorso. Travis però è più tenace di quanto si potesse pensare, e fra il folle attaccamento di lui, la sua vecchia vita che torna a cercarla e la paura per l'intensità di quei sentimenti, Abby se la vedrà davvero brutta e il suo cuore dovrà subire più di una caduta per battere ancora.

Posso benissimo definire Uno splendido disastro come una delle letture più strane ma coinvolgenti di questo inizio anno. E' la prima volta che mi ritrovo tanto soddisfatta anche dal titolo, così assurdamente preciso, come se riassumesse in due parole tutto ciò che si può provare leggendo il romanzo. Ma lo è stato in modo totalmente differente, quasi spaventoso per la confusione con cui mi sono ritrovata a fare i conti dopo, e sono ancora un pò a corto di parole. Quando pensavo di averli capiti, ecco che tutti mi combinavano qualcosa di impensabile!
Abby è scappata da qualcosa che non poteva più sopportare, e nella sua nuova casa crea un'armatura con cui si riveste e che la separa da ciò che era prima. Quando incontra Travis, sa che l'unica cosa da fare è non lasciarsi invischiare. Conosce i tipi come lui, sempre piacenti e disponibili per tutte le ragazze che gli corrono dietro, nonostante Shepley -che, oltre a innamoratissimo fidanzato di Mare è anche cugino del suddetto Travis- sostenga che gli costi un certo spreco di pazienza. E, insomma, non verrebbe mai da crederlo, con tutti quei sorrisi maliziosi e il rincorrere le ragazze per una notte. Travis però riesce a coglierla alla sprovvista, ed è il modo in cui lo fa -senza quella già vista arroganza che diventa amore, ma mantenendo sempre se stesso, in un modo o nell'altro, pur subendo un cambiamento sorprendente- che mi ha piegato letteralmente le ginocchia. Cavolo, fortuna che ho letto buttata sul divano!

Travis non è il tipico cattivo ragazzo dal fascino misterioso che scuote gli ormoni delle ragazze e trova improvvisamente l'amore e la retta via. Cioè, scuote eccome gli ormoni, è per dare l'idea. Non è il tipo improvvisamente folgorato da un'attrazione mai provata prima o che porta Abby in luoghi speciali, dove le altre ragazze non hanno mai messo piede insieme a lui, sottolineandolo ogni volta come se fosse una dimostrazione indiscutibile della sua sincerità. Travis è un lottatore, è violento, prende le cose come vengono e non pensa mai a lunghi termini, soffermandosi su ogni cosa nel momento in cui accade. Poi però arriva Abby e semplicemente, ne è incuriosito. Quando tutte le ragazze gli cadono ai piedi senza dover far altro che guardarle, l'ostilità di una tanto diversa da loro, che pergiunta non vorrebbe nemmeno avere a che fare con lui, desta una certa attrattiva.

E questa cosa cresce, si gonfia e diventa un incredibili peso per entrambi, che si respingono e si cercano e si rincorrono come il giorno con la notte. Travis è tutto ciò da cui Abby è fuggita, e se i suoi timori verrebbero confermati sarebbe come ripetere ogni cosa da capo. Non vuole trascinarlo nel suo mondo, prevedendone già le disastrose conseguenze, e l'amore che prova per lui è così forte da confonderla, spingerla sull'orlo della disperazione se mette troppa distanza, o se è la vicinanza ad essere persistente.
Travis non ha mai amato una donna in vita sua, e l'unica che ha veramente fatto parte della sua vita -su madre-, è morta da tempo. Non ci sono -e non ci sono mai stati- rapporti così spiazzanti e ingestibili nella sua vita, e non può far altro che collezionare un errore dopo l'altro, pentendosene poco dopo. La sua fama di ragazzo scostante, impulsivo e violento si placa solo in quei rari momenti in cui la sua serenità rispecchia quella di lei.

E' la sua disperazione, la determinazione e il tormento, quasi ossessivo, con cui segue e ascolta e vede e cerca Abby dappertutto a rendere splendido questo disastro, a tratti anche ambiguo per quanto sia forte. Il suo attaccamento a lei, a tratti, è davvero temibile, talmente profondo da renderlo pazzo, ma ogni momento trascorso insieme è pieno di un'intensità quasi dolorosa che travolge e allo stesso tempo addolcisce ogni senso, stringendo due personalità tanto complicate come quelle di Abby e Travis nella morse dal più tortuoso e dolce-amaro dei sentimenti. E' ciò che li tiene in piedi, ma è anche vero che l'amore non basta, e i due dovranno prendere tante batoste, versare lacrime brucianti e attraversare parecchi tunnel bui, prima di avere il loro incredibile lieto fine.