domenica 3 febbraio 2013

Recensione L'ultimo angelo di Becca Fitzpatrick.

Finalmente ho trovato il tempo per dedicarmi totalmente all'ultimo capitolo di una delle saghe che più mi ha fatta sognare! Avevo la gola chiusa per l'ansia quando ho iniziato, e la decisione di leggere la lettera in fondo al libro una volta ultimata la lettura non aiutava. Però sono contenta di averlo fatto e, con il cuore stretto in una morsa, ecco qui la mia recensione.


L'ultimo angelo
Becca Fitzpatrick
Piemme Freeway
450 pagine
2 Gennaio 2013
17,00€
Voto: 4 Stelle e ½!

Nora è assolutamente sicura che Patch sia il suo unico, vero amore. Che sia un angelo caduto non importa, lui è tutto quello che vuole. Purtroppo, però, il loro destino sembra quello di essere nemici mortali. Eppure, Nora e Patch affronteranno insieme l’ultima battaglia. Vecchi avversari ritorneranno, nuovi nemici si riveleranno e antiche amicizie tradiranno, minacciando la pace che i due innamorati cercano disperatamente. Il campo di battaglia si delinea, e indietro non si può tornare. Ma da quale parte sceglieranno di combattere? E, alla fine, scopriranno che esistono ostacoli che nemmeno l’amore può vincere?

                                         La mia Recensione.

C'è voluto un pò per riprendere il percorso che Nora e Patch mi hanno invitato a seguire tempo fa, quando lessi per la prima volta Il Bacio dell'Angelo Caduto. Sembrano passati secoli, eppure quella strada era stata impressa a forza nella mia mente, e nel mio cuore, riviverla un'emozione che non smette mai di affascinarmi. E ora che il viaggio si è concluso, non posso fare a meno di sentirmi tremendamente malinconica e commossa.

Da dove siamo ripartiti, dunque? Hank è morto, e adesso tocca a Nora prendere le redini della società di Nephilim che lui, la Mano Nera, aveva avviato per prepararsi alla battaglia contro gli angeli caduti. Quelli come Patch. Ciò fa dei due innamorati elementi di fazioni nemiche, e anche se Nora vuole scongiurare la guerra, coloro che deve comandare non sono d'accordo. Vogliono lo scontro. E per il giuramento di sangue scambiato con il padre biologico prima di ucciderlo, non può tirarsi indietro. L'alternativa all'abbandonare il ruolo di capo dei Nephilim... è la sua stessa morte, e quella della madre. Nora non ha scelta, ma non intende cedere. Scott, il ragazzo-Nephilim incontrato nel secondo libro, è intenzionato a proteggerla. Dante, Nephilim luogotenente di Hank, ora di Nora, si è messo in testa di farle da allenatore e finto fidanzato, tutto per buon viso a cattivo gioco con il resto della loro razza. Non essendo Nephilim purosangue di nascita, ma per una trasfusione, Nora deve adeguarsi e prepararsi per una battaglia che pensava di poter scongiurare. Anche se questo significa fingere di rompere con il ragazzo che ama.

Nora vorrebbe dividersi fra l'amore che nutre per Patch e i diritti che sente di dover preservare in quanto Nephilim. Tutto per sfuggire agli angeli caduti che pretendono di "stipulare" il giuramento di fedeltà con i Nephilim, che costringerebbe quelli della sua razza a cedere il proprio corpo per due settimane nel mese di Cheshvan -come Patch, gli angeli caduti, fisicamente, non sentono nulla. Ma come dividersi fra sentimenti e doveri? Come difendere i diritti dei Nephilim e scongiurare la guerra, secondo la promessa precedentemente fatta agli arcangeli, allo stesso tempo? Soprattutto quando i Nephilim hanno un asso nella manica  e ciò le impedisce di mettere i piedi in due posti diversi. La sua razza o Patch. E se il prezzo da pagare per il suo giuramento è lasciarlo davvero?

I personaggi sono maturati, Nora stessa è passata dall'essere una semplice adolescente a dover far fronte ad una guerra che vorrebbe evitare. E' cambiata, ma rimanendo sempre se stessa. La sua impulsività è accompagnata da un carattere forte e determinato, ed è per questo che l'apprezzo moltissimo come protagonista. Anche se, certo, parte di quest'ultimo romanzo mi ha fato desiderare di strangolarla. Patch, poi, riesce a stendermi con uno sguardo, o una parola, con quel suo fascino magnetico e sfuggente, il lato da duro che cede il posto ad un'espressione più dolce quando è con Nora. Eppure sono nemici mortali. Un'accoppiata meravigliosa, no? E' proprio quando sembra non ci sia alcuna via di fuga, pur spremendomi le meningi in tutti i modi per anticipare il finale nella mia mente, che un libro diventa avvincente e mi conquista.

Ho sempre adorato l'ironia di Nora, oltre quella della sua amica Vee -che nasconde un segreto difficile da prevedere- e, come nuovo arrivato, anche Dante non scherza. Per non parlare di Marcie -altro personaggio che ho odiato con tutte le mie forze, impossibile farmi ingannare di nuovo da lei-, nuova spina nel fianco che irrompe nella vita di Nora nel modo più brusco possibile -d'altronde, in quanto sua sorellastra, è una Nephilim anche lei. E' un'ironia a volte amara, altre pungente, che da quel tocco di brio ad un romanzo intenso e coinvolgente, pieno di azione, romantico e frustrante a livelli impossibili da trascurare. Ciò che mi ha sempre colpito della saga è la mitologia angelico-demoniaca usata alla base, la questione dei giuramenti di fedeltà fra i Nephilim e gli angeli caduti e la presenza silenziosa degli arcangeli che ci sono anche quando non li vedi -capirete che intendo quando un certo personaggio sbucherà fuori... Questo perchè io amo gli angeli, se usati in modo intelligente e particolare ancora di più -insomma, dare una sfumature originale a figure antiche come gli angeli ha le sue problematiche. Nora, Scott e Dante, insieme a Patch e il resto delle creature sovrannaturali, dell'una e dell'altra fazione, incontrate finora, possiedono una personalità completa senza sfociare in una profondità eccessiva per la loro età né tanto meno in una superficialità che avrebbe decisamente danneggiato il quadro completo.

Nora sa di non avere molto tempo a disposizione, e ciò la porta a prendere coscienza della sua condizione. In lei si fa strada la consapevolezza di non poter mantenere intatte le due cose, cosa che la mette davanti ad una scelta. E questo la sconvolge, la dilania dall'interno, perché se l'obbiettivo iniziale era che lei e Patch uscissero vivi insieme da quella storia, Nora capisce che in ballo c'è più delle loro vite. Rivelare a Patch il segreto dei Nephilim, l'uso dell'arte diabolica nonostante Hank sia morto, significherebbe distruzione certa di quest'ultima. Ma il pensiero di averla per se, di essere più forte, la tenta e la porta dal lato sbagliato. Tutto il peso che grava su di lei, la disperazione e la paura, l'indecisione e la pressione della minaccia di una guerra sempre più concreta, Cheshvan che si avvicina... la stessa ansia attanagliava anche me, fin dall'inizio, gorgogliante e prorompente nella mia mente, impossibile da ignorare.
Ma poi le cose iniziano a cambiare. La sicurezza di Nora mi è sembrata eccessiva, quasi a sfiorare la presunzione, e mi ha un pò infastidita. Certi suoi litigi con Patch mi hanno lasciato l'amaro in bocca, con quel suo orgoglio che premeva su questioni superflue, rispetto a ciò che si prospettava all'orizzonte. L'influsso dell'arte diabolica, il peso dei suoi doveri che cominciano ad influenzare la ragione, il sottile cambiamento di priorità sono tutti fattori che intaccano il suo rapporto con Patch, mentre il mio cuore piangeva disperato. "L'amore trionfa, l'amore trionfa..." mi ripetevo.

Diventa una lotta fra la tentazione e la ragione, fra le bugie e la verità. Non sapere di chi fidarsi, sospettare di tutti ma mai delle persone giuste, sempre in tensione per ogni ombra dietro le spalle... non so, solitamente è una cosa che concentra al massimo la mia attenzione nel tentativo di confermare i sospetti, ma stavolta mi ha irritato in certe parti, probabilmente perché, come stratagemma, è stato usato troppo spesso e nel modo meno giusto. Mi piace però che il vero volto dei personaggi, fitto e oscuro fino a più di metà libro, inizi a rivelarsi per ciò che è, scoprendo finalmente le carte per disporle nel giusto ordine di guerra. Se, certo, ho odiato Nora per una buona parte di libro per il suo "lasciarsi andare" al lato sbagliato, comincia a riprendere punti quando finalmente anche a lei è chiaro lo schieramento degli amici e quello dei nemici e dei traditori. Nel finale, gli eventi si susseguono con quella rassegnata velocità già vista nei volumi precedenti, fra perdite dolorose -una, personalmente piuttosto traumatica-, paura, determinazione, rivelazioni inattese e un'amore incondizionato, a Nora verrà concesso un dono prezioso e inestimabile, che mi ha letteralmente condotta alle lacrime!

A differenza dei primi due, un pò meno per il terzo, L'ultimo angelo mi ha catturata da subito, con quel suo ritmo incalzante capace di tenere la mente impegnata e il cuore in subbuglio, sempre sul filo del rasoio. Un duello all'ultimo respiro, lacrime, sorrisi e speranze che si mescolane e dirottano i miei pensieri per farli cadere sempre lì, fra amore e tradimenti ed un epilogo che scioglie il cuore e sa come far sorridere nel modo migliore... no, davvero, mi ha lasciata con il sorriso più ebete mai fatto! E quella lettera? Quella mi ha davvero mandata K.O. Vi rivolgo lo stesso consiglio che hanno dato a me: leggetela alla fine del libro. on ci sono parole per spiegare quanto mi abbia scossa. Segna davvero la fine di una delle saghe che ho adorato di più. Sono e sarò sempre innamorata di Patch e Nora.  

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