martedì 29 luglio 2014

Chi ben comincia... #17


Chi ben comincia è una rubrica a cadenza settimanale -anche se io sono un po' lunatica e a volte salto sorvolo la questione ordine- ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri, e consiste nel condividere con voi lettori le prime righe dell'incipit di un romanzo che ho letto/sto leggendo/leggerò per indirizzarvi positivamente o meno verso la lettura in questione.

Mi sono appena alzata e sto moreeeeendo di sonno, si vede che non sono un tipo mattiniero. Ma siccome sto preparando alcune cose devo assolutamente darmi una svegliata, perciò rimetto in moto cervello, dita e il resto scrivendo questo post. Buongiorno gente! Che state leggendo di bello? Io ho quasi finito Dieci piccoli respiri della Tucker, e non vedevo l'ora di mostrarvi qualcosa a riguardo. Datoche per la recensione dovrete attendere ancora un po', ho pensato di riesumare questa rubrica e farvi leggere la prima parte del primo capitolo.

Dieci piccoli respiri
di K. A. Tucker

fase uno
un piacevole torpore

Capitolo 1

Un lieve sibilo… il cuore che mi batte nelle orecchie. Non sento altro. Sono sicura che la mia bocca si stia muovendo, che stia chiamando i loro nomi… Mamma? Papà?... ma non riesco a sentire la mia voce. Peggio, non riesco a sentire le loro. Mi giro a destra e vedo la sagoma di Jenny, ma le sue membra sembrano goffe e innaturali e lei è schiacciata contro di me. Lo sportello dell’auto dall’altro lato è più vicino di quanto dovrebbe. Jenny? Sono certa di dire. Lei non risponde. Mi giro a sinistra e vedo solo nero. Troppo scuro per scorgere Billy, ma so che è lì perché sento la sua mano. È grande e forte e mi avvolge le dita. Ma non si muove… provo a stringerla ma non riesco a ordinare ai miei muscoli di flettersi. Non posso fare altro che girare la testa e ascoltare il mio cuore che martella come un’incudine contro il petto per quella che sembra un’eternità.
Luci fioche… voci…
Li vedo. Li sento. Sono tutt’intorno, si avvicinano. Apro la bocca per urlare, ma non riesco a trovare la forza. Le voci diventano più forti, le luci più nitide. Un verso stridulo mi fa rizzare i capelli. Come quello di qualcuno che lotta per l’ultimo respiro.
Sento un forte clic, clic, clic, come se qualcuno stesse accendendo dei proiettori; improvvisamente la luce si riversa da ogni angolo, illuminando l’auto con abbagliante intensità.
Il parabrezza in frantumi.
Il metallo contorto.
Macchie scure.
Pozze liquide.
Sangue. Dappertutto.
All’improvviso scompare tutto quanto e sto cadendo all’indietro, precipitando nell’acqua fredda, affondando ancora di più nell’oscurità, prendendo velocità mentre il peso di un oceano mi inghiotte tutta. Apro la bocca in cerca d’aria. Una boccata di acqua fredda mi accoglie con prepotenza, riempiendomi. La pressione nel petto è insostenibile. È pronta a esplodere. Non riesco a respirare… non riesco a respirare. Piccoli respiri, sento dire a mia madre, ma non ci riesco. Non riesco a farne neanche uno. Il mio corpo trema… trema… trema…
«Si svegli, cara».
I miei occhi si spalancano e mi ritrovo davanti un poggiatesta scolorito. Mi ci vuole un istante per capire dove sono, per calmare il cuore che batte forte.
«Stava boccheggiando tremendamente», dice la voce.
Mi giro e vedo una signora che mi scruta dall’alto, il viso rugoso e preoccupato, e le vecchie dita nodose sono sulla mia spalla. Il mio corpo si raggomitola su se stesso prima che riesca a frenare la reazione istintiva a quel tocco.
Scosta la mano con un sorriso gentile. «Mi scusi, cara. Ho pensato che fosse meglio svegliarla».
Deglutendo, riesco a gracchiare: «Grazie».
Lei annuisce e si allontana per prendere posto sull’autobus. «Deve essere stato una specie di incubo».
«Già», rispondo, tornata alla consueta voce calma e assente. «Non vedevo l’ora di svegliarmi».

E' senz'altro una storia particolare. Forse per com'è scritta, o per gli stessi personaggi, devo ancora capirlo. E dirlo per un new adult è una cosa abbastanza rara. Certo, come al solito è poco verosimile, i personaggi sono troppo perfetti o troppo strambi, i legami troppo immediati e studiati, le frasi troppo filosoficamente azzeccate, però il libro è scritto bene, è piacevole da leggere, addirittura coinvolgente, non piatto come i soliti new adult. Prendete questa piccola nota di merito come un parere oggettivo. Poi, c'è Trent. E anche se so che un tizio così perfetto non può esistere... datemene un pezzetto! *faccina sognante* Per ora, consigliato. Pareri? Conoscete già la serie?

6 commenti:

  1. Ce l'ho in lingua, devo leggerlo. ^O^
    Tralasciando la parte dei personaggi perfetti-e-quindi-inverosimili, mica ho capito se ti è piaciuto-piaciuto o se è una lettura carina-e-basta. o.ó

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    1. Io lo sto leggendo e devo dire che mi sta piacendo *^*
      Esatto, quella è comune ormai in questo genere e.e Ah, sinceramente non sono ancora sicura. Non l'ho finito, per ora è più una lettura carina-ma-mi-sta-piacendo. Tipo, fra mediocre e bello :3

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  2. Ce l'ho in wish e mi ispira parecchio.

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