mercoledì 9 novembre 2011

Recensione su Il mio Angelo Segreto di Federica Bosco


Federica Bosco
Il mio Angelo Segreto
Newton Compton
288 pagine
In uscita 6 ottobre 2011
12,90€
Voto: 5 Stelle!

Perché abbandonare un luogo senza tempo e sogni, dove non si prova più paura o dolore? Nel sonno profondo da cui pare non volersi risvegliare, Mia si sente al sicuro, avvolta e protetta da una voce rassicurante che la accompagna costantemente, senza mai lasciarla, come un angelo custode. Il mondo è lì ad attenderla, ma lei non ha alcuna intenzione di raggiungerlo. Finché un giorno, tra lo stupore di tutti, Mia riapre gli occhi. Qualcuno ha voluto che tornasse a vivere, qualcuno che Mia riesce ancora sentire, e con cui non vuole smettere di parlare… qualcuno che la ama più della sua stessa vita.
Un altro avvincente capitolo della vita di Mia, in cui ogni pagina è ancora sospesa tra realtà e sogno.


La mia Recensione.

Ho pensato a tantissimi modi di scrivere questa recensione, perché ogni frase, ogni espressione, non poteva rendere giustizia al libro a cui è riferita. Far diventare parole i propri sentimenti, le aspettative, i giudizi, non è così semplice e immediato come sembra. Esprimere un concetto complicato mi sembra così difficile che non mi rendo conto, se non alla fine, che basta solo chiudere gli occhi, dar voce ai pensieri e trasmettere quest'onda potentissima della testa alle mani, che battono inconsapevoli sulla tastiera, tic tic tic, proprio come sto facendo ora.

Come mai dico questo? Lo dico perché molte volte, da quando ho iniziato a leggere, mi sono chiesta come sarebbe la mia vita se dovessi farne un libro, se fossi in grado di descrivere le mie emozioni con strumenti grandi, magici e potenti come le parole. Se succedesse, dovrei riportare parola per parola molti dei capitoli de Il mio Angelo Segreto, un libro così.. bello e semplice e complicato e intenso e malinconico e romantico e triste e fantastico, eccezionale, meraviglioso (ho usato il climax, la mia prof sarebbe fiera di me!) che ti lascia senza fiato e ti fa battere il cuore, piangere, morire dal ridere, urlare per la frustrazione. Ci sono tante di quelle emozioni che si agitano e rimescolano nel romanzo e che hanno colpito me, lasciandomi un pò stordita e un pò sognante.

Dovrei fare una statua d'oro a quelle due pazze delle mie amiche, che quest'estate per il mio compleanno mi hanno regalato il primo libro della trilogia, sarò immensamente grata a entrambe per moolto tempo! Iniziando il libro, e solo al primo capitolo, mi sono dovuta bloccare, tante erano le emozioni e i singhiozzi che avevano preso il sopravvento.

Rimanere colpiti dal libro è un eufemismo. Federica Bosco è riuscita a farmi schiantare contro una realtà a volte dura e ingiusta e piena di ostacoli, che si può affrontare solo con grande forza d'animo, voglia di vivere, combattendo per ciò che si ama, senza avere mai paura dei cambiamenti, ma soprattutto da vivere con quelle persone che si amano senza limiti o confini. Detto in senso totalmente letterale.

In questo nuovo capitolo della vita di Mia, quindicenne con un grande sogno e un amore bellissimo sulle spalle, la storia continua da dove si era interrotta in Innamorata di un Angelo.
Ovvero dal terribile incidente che separa dolorosamente la ragazza a quello che era l'amore della sua vita, la sua anima gemella, Patrick. 
Per Mia il mondo cessa di esistere, non le importa più di nulla: la scuola, gli amici -anche se il rapporto con Nina, sua migliore amica e sorella di Pat, si è frantumato dopo l'accaduto-, la famiglia e, ciò per cui aveva lottato incessantemente, la danza. La danza e Patrick, per Mia, erano il culmine della felicità. E ora che le ha perse entrambe, non sa davvero quale sia il motivo che la spinge a restare viva su quel letto d'ospedale.
Finchè non sente la voce di Patrick.

E' uno dei momenti che ho più apprezzato nel romanzo, assolutamente cruciale, tristissimo e molto romantico, quello in cui Mia sente la voce che la aiuterà più di tutte le altre che sente intorno a sè, a tornare a vivere, a lottare per ciò che conta, che le fa capire quanto la vita sia unica e meravigliosa e una volta persa rimpiangi le mille cose che avresti potuto fare. Patrick lo sa bene, ora, e vuole che anche Mia comprenda la bellezza della vita, anche se in quel momento sembra che il mondo le vada contro.
E il loro incontro, in uno dei sogni tormentati e assurdi di Mia, è magico e inaspettato, e per la nostra eroina inizierà un percorso a ostacoli,  dove comprenderà quanto il suo gesto sia stato sconsiderato e impulsivo, dove la strada che dovrà intraprendere sarà una salita ripida e tortuosa che la farà inciampare moltissime volte ancora, ma che le darà la possibilità di rialzarsi e continuare, non solo per se stessa, ma per chi la ama e amerà sempre.

Una volta "guarita", l'assurda e fantastica nonna di Mia porterà la nipote a Firenze, luogo dove la ragazza avrà la possibilità di sbocciare di nuovo. Mia non sarà più la ragazzina ribelle e testarda che abbiamo incontrato in Innamorata di un angelo. Ciò che è successo le ha impartito una grande lezione, e questo le permetterà di chiedere scusa e andare avanti, di riprendere in mano quello che era il filo della sua vita, mettere un nodo sul passato per intraprendere un nuovo presente e un futuro più solido, con i suoi sogni e le persone che incontrerà in questo cammino a farle da guida.
Insieme a questi pensieri profondi e vicende determinanti per Mia, ci saranno momenti teneri e malinconici, dove emerge ancora quella parte di lei che non accetta l'ingiustizia del passato, e sarà Patrick, sempre presente nel suo cuore, nella sua mente, e nei suoi sogni, a parlarle e andare in suo aiuto ogni volta che Mia ne ha bisogno, proprio come un vero angelo custode.
Di certo non mancherà quella punta di malizia e ironia presente nel primo capitolo dalle saga, che fra lacrime e singhiozzi strapperà ai lettori sorrisi e risate genuine, nei giusti momenti, fra i pensieri appropriati.

Mia farà nuove la conoscenza di persone, buone o meno che siano, che la aiuteranno a crescere e a riprendere in mano i sui sogni. La danza sarà una di quelle cose che, grazie soprattutto al suo angelo, ricomincerà ad amare senza più dubbi, con la promessa di diventare una grande ballerina. Eppure, capisce che c'è qualcosa di diverso, ora, un bisogno più urgente di quello costituito dalla Royal Ballet School.
La libertà.
Mia vuole essere libera di volare e ballare e sognare, senza essere comandata da nessuno, e sarà questo bisogno a farle prendere una decisione che, personalmente, ho trovato essenziale dopo la grande trasformazione che le ha cambiato la vita.

Quando arriverà il momento di affrontare il passato, gli affetti della sua vita precedente all'incidente e l'audizione tanto temuta e desiderata, Mia sarà pronta. E sarà una bellissima fase conclusiva del libro a rimandarci al futuro capitolo conclusivo, che non vedo l'ora di avere!

Se Innamorata di un Angelo aveva il carattere ribelle di una quindicenne frustrata e piena di sogni che cresce e sente il mondo crollargli addosso, questo secondo capitolo ha toni più morbidi, malinconici, dolci, dove il bocciolo che Mia era prima, inizia a distendere i suoi petali, a imparare dalle esperienze e andare avanti, a diventare una donna.

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