sabato 19 novembre 2011

Recensione Shadowhunters - Città degli Angeli Caduti di Cassandra Clare

Beh, si, sono un pò in ritardo con le recensioni, non ho avuto molto tempo in questo periodo. Però eccomi qui. Ti voi conoscerete, se non per averla letta almeno per sentito dire, la saga di Cassandra ClareThe Mortal Instruments. Composta da sei libri, l'ultima uscita relativa alla serie riguarda il quarto volume, Shadowhunters - Città degli Angeli Caduti, di cui a lato potete vedere la copertina.
Solitamente, all'interno di una saga, c'è sempre il libro che apprezziamo di più e quello che, magari, non ci convince più di tanto, ma per quanto riguarda Shadowhunters, pensandoci bene, nessuno dei quattro fin'ora è stato motivo di delusione, per me. Li ho adorati tutti, e sono felice che quest'ultima lettura non mi abbia lasciato l'amaro in bocca.

Shadowhunters - Città degli Angeli Caduti
Cassandra ClareMondadori
432 pagine
In uscita 25 ottobre 2011
17,00€
Voto: 4 STELLE e ½!
La guerra è conclusa e la sedicenne Clary è tornata a New York, intenzionata a diventare una Cacciatrice di demoni a tutti gli effetti. E finalmente può dire al mondo che Jace è il suo ragazzo.
Ma ogni cosa ha un prezzo.
C’è qualcuno che si diverte a uccidere gli Shadowhunters, e ciò causa fra Nascosti e Cacciatori tensioni che potrebbero portare a una seconda, sanguinosa guerra. Simon, il migliore amico di Clary, non può aiutarla. Sua madre ha scoperto che è un vampiro e l’ha buttato fuori di casa. Ovunque vada trova qualcuno che cerca di tirarlo dalla propria parte – lui e il poter della maledizione che gli sta distruggendo la vita. E come se non bastasse, Simon esce con due ragazze bellissime e pericolose, nessuna delle quali sa dell’altra.
Quando Jace si allontana da lei senza darle spiegazioni, Clary si trova costretta a penetrare nel cuore di un mistero la cui soluzione porta alla luce il suo incubo peggiore: forse è stata lei a mettere in moto la terribile catena di eventi che potrebbe farle perdere tutto ciò che ama. Jace compreso.


La mia Recensione.

Se in Città di Vetro le cose sembravano finalmente andare per il verso giusto, mentre tutto tornava alla normalità, Città degli Angeli Caduti apre gli occhi dei lettori a quei piccoli dettagli che, alla fine del terzo libro, potevano non preoccuparci più di tanto. Tra questi, mi viene in mente Sebastian/Johnathan. E' morto? Non lo è? Io avevo i miei dubbi, e questo libro ha fatto un pò di chiarezza su certe cose, per poi farci ripiombare nella nebbia con nuovi e alquanto inquietanti ingarbugli.

Clary ha ripreso in mano la sua vita: sua madre e Luke, la figura più vicina ad un padre che lei abbia mai avuto in quasi tutta la sua vita, stanno finalmente per sposarsi. Si allena per diventare una Cacciatrice brava quanto i suoi amici e poi ha di nuovo Jace. Finalmente, Jace. Dopo aver scoperto che ciò che li univa così profondamente non era dovuto al semplice fatto di essere parenti, ma all' amore, complicato e autentico, possono stare insieme senza problemi e Clary sente di non poter desiderare nient'altro, nella sua vita, se non ciò che ha già.
E, ovviamente, questa calma che ritroviamo nei primi capitoli è destinata a finire, nel momento esatto in cui Clary capisce che Jace inizia a prendere le distanze da lei.

Nel frattempo, Simon, la figura attorno alla quale si forma maggiormente la trama di questo sequel, ha una lunga serie di questioni che rendono la sua vita di Daylighter più complicata di quello che è già.
Quando sua madre scopre che Simon è un vampiro lo caccia di casa, pregando contro di lui, e Simon, senza volerlo davvero, le fa dimenticare il tutto. Sarà Raphael, capo dei vampiri del clan di Manhattan, a spiegare a Simon che i vampiri hanno il potere di persuadere gli umani. E quello è il problema più piccolo con cui Simon deve fare i conti.
Simon esce con la bellissima Isabel, cacciatrice a tutti gli effetti, sorella di Alec e Jace - non di sangue, però- e fra loro sembra esserci un bel rapporto, ma nulla di troppo intenso. E ciò andrebbe bene, se il vampiro non uscisse anche con Maia, appartenente al clan del lupi mannari di Luke. Far conciliare le due relazioni si rivela relativamente un'impresa, per Simon, che deve tenere l'una all'oscuro dell'altra, senza destare sospetti e dedicando ad entrambe la stessa attenzione.
In alcuni tratti del romanzo, tutto ciò si rivela quasi divertente, con quella punta di ironia e sarcasmo che bagna le pagine scritte dalla Clare fin dal primo libro della serie.
Come se non bastasse, Simon vive intensamente con la consapevolezza che in lui ci sia qualcosa di sbagliato, quel qualcosa che gli procurerà anche tantissimi nemici, e deve occuparsi anche di altre questioni, da cui dipende la vita delle persone che ama.
Tutto per colpa del marchio di Caino che ha impresso sulla fronte.
In molti sono interessati a quel marchio, e a lui: c'è chi lo vuole morto e c'è chi, invece, lo vuole come alleato. Uno di questi è Camille.
Si, proprio lei, chiunque stia pensando a Will, Jem, Tessa, un Magnus un pò più giovane, e Camille... ha fatto centro.

La incontriamo subito, nei primi capitoli, quando fa una proposta piuttosto allettante a Simon, che non ne capisce subito l'importanza, ma che basta per insinuare in lui quella sensazione di esitazione e dubbio che, nel corso del libro, si evolverà fino a diventare consapevolezza.
Eppure Simon, con tutte quelle persone in giro che bramano il suo potere, non ha molte vie di fuga.
Chi arriva in suo soccorso?, beh.. due figure piuttosto interessanti.

La prima è Jace. Tra i guai di Simon, vedremo infatti, anche quelli di lui e Clary. E capiremo anche quanto tutte le vicende che si svilupperanno alla fine saranno indiscutibilmente legate a ciò che lei ha fatto, quel gesto che le ha permesso di riavere Jace, resuscitandolo dalla morte per mano di Valentine.
Una vita ne richiede un'altra, per ristabilire l'equilibro.
La regola è questa.
E alla fine li ritroveremo ancora, Simon, Clary e Jace, un triangolo di sentimenti contrastanti, scelte buone o cattive, decisioni che influiranno sulla vita e la morte di tutti quelli che conoscono, se solo qualcosa va storto.
E qualcosa andrà storto, eccome!
Ma non starò qui a dirvi come, ne tanto meno perchè.

La seconda invece è Kyle, un nuovissimo -anche se non proprio- personaggio che ho davvero apprezzato. Ha quel tocco misto, un pò alla Simon, un pò alla Jace, che me lo ha fatto piacere subito. Certo, ho capito allo stesso tempo che c'era qualcosa che lo avvicinava al nostro, ormai consolidato, gruppo di protagonisti, e qualche gesto, qualche frase detta in un certo modo, sguardi e parole sospese.. mi ha fatto intuire cosa. Ma è stato comunque intenso il momento in cui mi sono scontrata direttamente con questo qualcosa. Un relazione troncata da tempo, un peso sulla coscienza, una colpa troppo grande per essere dimenticata, ma forse non così tanto da non essere perdonata.. Maia.
Ricorderete la sua storia, di come è stata picchiata e morsa dal suo ragazzo, Jordan.. Jordan Kyle. La rabbia acceca la ragazza in pochi secondi e lo aggredisce.
Da qui poi inizieranno un serie di intricati rapporti fra Maia, Jordan, Simon e Isabel, un quartetto formatosi a metà libro che ha continuato su questa linea fino alla fine è che io trovo assolutamente azzeccato! Clary si è collocata fra gli Shadowhunters e ho approvato il modo in cui la Clare fa riflettere continuamente Simon sul bisogno che un vampiro ha di stare fra i suoi simili, quanto lui invece, contrariamente a queste parole e pur continuando a pensarci su, trova posto automaticamente fra un gruppo misto di creature diverse fra loro, ma con particolari e interessanti aspetti in comune, come il pezzo di un puzzle.
E come tale, anche se i pezzi sono diversi in grandezza e incastri, andranno a formare un'unica immagine, più complessa, pericolosa e ammaliante di ciò che sembra.

Perchè i loro problemi personale non sono gli unici, se a New York cominciano a morire inspiegabilmente Shadowhunters e si ritrovano bambini morti con occhi assolutamente neri e artigli al posto delle dita. E ciò significa solo una cosa. Qualcuno sta praticando magia nera.

Questo è probabilmente uno degli aspetti del romanzo che mi è piaciuto di più. Il modo in cui, insieme alle relazione fra i personaggi, la Clare riesce a tessere con grande abilità i fili di questi misteri, pericoli che incombono sui personaggi lentamente, come tentacoli, mostrando con i loro tempi le facce che vogliono, giostrando a loro piacimento gli eventi, così che alla fine i nodi vengano al pettine, nel momento in cui la situazione andrà affrontata da tutti, in modi diversi.

Tutto questo ci porta appunto alla fine, un epilogo che coinvolge ogni nome scritto fra le pagine, e anche quello a cui è stata dedicata meno attenzione, ha un ruolo importante. Si scoprirà, con le dovute indagini e ponendo le giuste domande, chi c'è dietro a questi misteri, cosa vuole raggiungere, chi sfrutterà per riuscirci e, soprattutto, perchè.
Il motivo è strettamente legato a Jace e a ciò che Clary gli ha fatto, un precedente decisione che, come ho già detto prima, farà da sfondo e da causa principale a tutti i fatti che si svolgono in questo libro.

E' uno stile intenso, che evoca emozioni forti e contrastanti, quello che ritroviamo in Città degli Angeli Caduti. Fin dai primi capitoli la tensione, i segreti, le bugie, i sentimenti, tutto è messo in gioco, c'è chi perde, c'è chi vince, le piccole battaglie in cui ogni personaggio è coinvolto sono solo dei mezzi che ci condurranno ad una guerra più grande, molto più di tutte quello che abbiamo già incontrato, qualcosa per cui bisogna essere preparati con ogni mezzo, anche il più scorretto. L'importante sarà scegliere la parte e allearsi con le persone più giuste, senza fare affidamento a nessuno, perchè loro non sapranno mai chi, alla fine, potrebbe tradirli.
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Halloween contest 2014: La Clare! Ma certo! Lei non poteva mancare! Non che l'abbia esclusa, dato che il libro del giveaway è in parte suo... anyway! andiamo avanti! Quarto indizio!

E' un'immagine un po' buffa.
La prima volta che ho letto al trama ho riso,
perché va bene l'acqua, il mare, l'oceano,
ma le lacrime? Non sono altro che acqua salata.
Eppure per lei rappresentano un grande potere.
Potessi far inginocchiare io il mondo,
piangendo...

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