martedì 17 gennaio 2012

Recensione Tempestuous di Kelley Livingstone.

Anche se con un assurdo ritardo, sono finalmente riuscita a finire Tempestuous di Lesley Livingstone. Ho ancora qualche arretrato e sto cercando di recuperare, ma sono felicissima di aver letto questo fra i primi. L'autrice, con uno stile leggero, accurato, ammaliante, è riuscita a incantarmi con le sue fate, Avalon e i suoi sovrani, personaggi tanto ben costruiti da sentirli intorno a te mentre recitano le loro parti. E' stata una lettura molto emozionante, l'epilogo di una saga amata da moltissimi lettori!



Lesley Livingston
Tempestuous
Fazi Editore
336 pagine
24 novembre 2011
12,90€
Voto: 4 Stelle!

Non amo Sonny Flannery. Questa è la bugia che Kelley Winslow continua a ripetersi per proteggere il ragazzo che ama da un potere di cui lui non è consapevole. Dal pensiero è passata all'azione: ha deciso di lasciarlo. Sconvolto, Sonny si rifugia in un paradiso per Creature Perdute, un luogo mistico nascosto nelle viscere di New York. Ma Kelley non vuole che della loro storia rimanga solo un cuore spezzato, così si metterà alla ricerca di chi mira il suo amato, di chi brama quel che Sonny nemmeno sospetta di avere, e sarà proprio lungo questo cammino che imparerà a usare la propria magia. Dovrà scoprire chi sta reclutando i Giano, le guardie che proteggono la porta di Sahmain, per uccidere fate innocenti, ma dovrà anche aiutare a ricostruire la compagnia teatrale che per lei è come una famiglia. Riuscirà a fare tutto senza farsi distrarre da Fenris? È un lupo mannaro il cui leggendario cuore di pietra sembra sciogliersi quando si trova vicino a lei. Gli intrighi, gli amori e le imprese che hanno avuto inizio in "Wondrous Strange" e sono proseguiti in "Darklight" si concludono qui, in "Tempestuous".
La mia Recensione.

Inizialmente, con il primo libro, la storia di Kelley e Sonny sembra quasi una favola, non solo perchè è romantica e molto dolce, ma per quell'andamento lento che tanto rimanda alle fiabe sulle fate per come potrebbero essere raccontate ad un bambino. Il loro è un'amore che sboccia con una tenerezza che tocca il cuore, per nulla banale, anzi molto profonda e piacevole da conoscere. Un sentimento ostacolato in diversi modi, e non solo perchè apparentemente impossibile. E' proprio il mondo fatato che, con i suoi sotterfugi e quelle insopportabili regole sull'impossibilità di mentire che porta queste creature a dire la verità in modo creativo, continua a dividere i giovani innamorati. Poteri nascosti, amici bugiardi e nemici difficili da scovare costringono la nostra principessa verso una soluzione, sofferta ma inevitabile, quella con cui si era concluso il penultimo volume.

Io non amo Sonny Flannery, e quale bugia più grande di questa! Sonny, che conosce perfettamente la regola delle fate, va via. Il doppio POV permette al lettore di avere una panoramica più ampia della storia, cosa che ho apprezzato maggiormente rispetto ai volumi precedenti, forse perchè, in questo caso, erano separati contro la loro volontà. La forza a cui attinge Kelley, in quei momenti in cui tutto sembra difficile e deve dividersi fra la sua carriera da attrice di teatro e il mondo fatato che, pian piano, entra a far parte di lei, la rende una delle mie eroine preferite!

La prima metà del libro l'ho letta talmente in fretta, come se dovessi divorarlo a tutti i costi, da non riuscire a fare a meno di gioire nelle pagine in cui, finalmente, Sonny e Kelley si incontrano di nuovo. L'amore e la troppa lontananza li travolge e in un attimo dimenticano la battaglia che insorge attorno a loro e i pericoli che li attendono.
Sono così presi l'uno dall'altra che lui, per un attimo, dimentica che la ragazza che stringe fra le braccia ha detto di non amarlo, e lei ignora la ragione che le dice di allontanarlo ancora, per proteggerlo. Ho amato la prospettiva di un sentimento tanto forte da oltrepassare ogni divergenza e il loro ritrovo mi ha fatto battere forti il cuore, dato che sono un inguaribile romantica!

Certo, in uno o due punti del romanzo Sonny sembrava un pò sopraffatto da questo amore, e, tra i due, la più forte è stata sicuramente Kelley, personaggio che ho adorato fin dal primo volume. Gli amici, come loro, erano coinvolti in modi diversi negli intrighi fra le corti, e anche se qualche aspetto della battaglia finale, come i suoi partecipanti, era scontato, altri mi hanno sorpresa.
Il coinvolgimento della regina Titania, ad esempio, è già chiaro alla fine di Darklight, ma avevo anche qualche sospetto su Gwyn Ap Nudd, sovrano della corte della primavera. Scoprirete che in realtà c'erano dietro entrambi era una possibilità che non avevo calcolato e che mi ha fatto apprezzare di più quei piccoli segreti che, piano piano, sono tornati a galla, con le relative conseguenze.
La malattia di Mab e Auberon, fra queste, o la comparsa dei Giano traditori a fianco dei due sovrani, corrotti da promesse di libertà e vendetta.

Avevo intuito che la malattia del re dell'inverno era stata causata principalmente da Kelley e dai poteri che aveva dato al padre, ma non che ci fosse dell'altro. In più, il fatto che i suoi genitori sembrano aver cominciato a trattarla come un figlia, mi ha resa doppiamente orgogliosa di lei. Peccato solo che il viaggio sia finito. Concludere una saga è una delle tante cose che mi fa capire, in base alla mia reazione, quanto mi fossi affezionata a questa. E, sicuramente, Kelley mi mancherà moltissimo!

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