mercoledì 27 febbraio 2013

Recensione Divergent di Veronica Roth, con il pov di Quattro.

E' incredibile come leggere un libro possa, in un certo senso, condividere con te la convinzione di poter fare qualsiasi cosa, se sai cosa vuoi.
Della serie:
Sono una Divergente.
E nessuno può controllarmi.
Divergent è un romanzo di grande forza interiore, pieno di quei colpi di scena non tanto inaspettati, quanto profondi e indimenticabili. C'è qualcosa di magico in questo romanzo, benché non sia un fantasy. E mi ha fatto innamorare di ogni singolo personaggio, indipendentemente dall'inclinazione delle sue azioni.


Divergent
Veronica Roth
DeAgostini
478 pagine
22 Marzo 2012
16,90€
Voto: 4 Stelle!

La società distopica in cui vive Beatrice Prior è suddivisa in 5 fazioni, ognuna delle quali è consacrata a una virtù: sincerità, altruismo, coraggio, concordia e sapienza. Il momento cruciale nella vita dei cittadini è il Giorno della Scelta, che cade allo scoccare del 16° compleanno: ogni giovane sceglie a quale fazione votare il proprio futuro. Ora tocca a Beatrice, e la sua scelta non solo sorprenderà tutti, ma segnerà per sempre il suo destino. Nella fase iniziale altamente competitiva, la protagonista rinominando se stessa (Tris), lotta per determinare chi sono realmente i suoi amici, interrogandosi se la sua storia d'amore possa adattarsi alla vita che ha scelto.
Catapultata in un mondo duro e violento Beatrice scoprirà le crepe di una società che è tutto tranne che perfetta. Una società che la vorrebbe morta se scoprisse il suo segreto... Perché Beatrice non è una ragazza qualunque, lei è una Divergent. Una diversa.



                                         La mia Recensione.

Divergent inizia come se io abitassi nel libro da sempre. Il mondo creato da Veronica Roth prende forma intorno a me rapidamente e con naturalezza, facendomi sentire parte di esso, ma con la medesima consapevolezza di sentirmi pressoché invisibile provata da Beatrice. Cresciuta in una famiglia di Abneganti -sua madre, suo padre e persino suo fratello maggiore Caleb, che è ancora stato smistato, ma ha già l'inclinazione tipica della famiglia-, Beatrice non sente la stessa loro naturalezza nell'esserlo. Il momento del test si avvicina e lei non sa nemmeno cosa dovrebbe aspettarsi. Di certo, non l'esito che la classifica come Divergente -Abnegante, Intrepida ed Erudita allo stesso tempo. Ma deve scegliere, senza rivelare a nessuno quel risultato anomalo. Altrimenti rischia di morire.

La classificazione mi ha incuriosita. Questo modo sistematico di dare uno scopo all'inclinazione dell'animo umano, come dire ad ognuno di loro 'tu sei nato per questo e nient'altro' è al tempo stesso un incoraggiamento e una limitazione. Sei ciò che sei, ma non potrai mai essere altro poiché la tua fazione ti dice così. Una forma di prigionia nascosta agli occhi dei prigionieri, convinti di essere artefici del loro destino e invogliati a seguirlo per scelta propria.
E Beatrice, cresciuta come un'Abnegante, nasconde l'Intrepida e l'Erudita dentro di lei. La sua scelta sta nel mantenere la via più semplice auto-convincendosi di essere qualcuno che non è o dirigere la sua vita verso una svolta che richiede grande coraggio.
Mi ha emozionato così tanto il momento antecedente la sua scelta -e quella del fratello, anche, per cui ricordo di aver pensato me lo aspettavo, lo sapevo!-, il modo in cui analizzava le sue possibilità collegandole a chi era già avanzato fino alle cinque coppe e aveva lasciato cadere il suo sangue in una di esse, rispettando o no la fazione di provenienza. Tremavo un pò, perchè sapevo che non mi avrebbe delusa, che avrebbe fatto una scelta che le costava sacrificio e tanto coraggio. E' così che Beatrice diventa Tris.

Per quanto umile e giusta sia la filosofia di semplicità degli Abneganti, Beatrice capisce di non potersi sforzare per tutta la vita di essere qualcuno che non è. La sua decisione, il giorno della Cerimonia della Scelta -in cui gli iniziati vengono "smistati" in una delle cinque fazioni-, intraprende la strada opposta a quella insegnatale dai genitori: diviene un'Intrepida.
Sentire di appartenere agli Intrepidi è comunque difficile, perché le tracce della sua vita da Abnegata sono ancora lì, e non andranno via con uno schiocco di dita. E poi lei è una Divergente, e questa è una cosa che non sparirà mai. Dovrà affrontare prove impegnative e superare tutti i suoi limiti per farcela, e la sua è una scalata che emoziona e tocca la mente ed il cuore in modi diversi e speciale fra loro.
Essere un'Intrepida è pura adrenalina, tremori ed esaltazione che scorre veloce, ed è impossibile non avvertirla, anche solo leggendo, comodamente seduti, mentre Tris si butta dai treni e sorvola a velocità folle enormi paludi e combatte continuamente. Ogni sensazione è nuova e forte e coinvolgente, e si imprime sulla pelle in modo istintivo. Un tipo di libertà che non aveva mai conosciuto, prima. L'autrice fa uso di poche parole, ma piene di significato e tanto intense da far tremare. Tris inizia ad adattarsi alla nuova vita, diventa più forte, sia fisicamente che mentalmente, calcola bene le sue mosse, anche se a volte diventa impulsiva, senza mai dimenticare quanto il suo status di Divergente, se scoperto, potrebbe nuocerle. Qualcuno, però, la scopre comunque. Quanto può fidarsi?

La sede degli Intrepidi è piena di personalità diverse fra loro, in cui viene mostrata un tipo diverso di forza o coraggio per ogni componente. C'è quella della mente, quella del corpo, quella delle azioni e delle parole, quella della prepotenza e quella dell'amicizia, la stessa che la lega a Christina, Will e Al. Trasfazioni come lei -iniziati Intrepidi provenienti da altre fazioni- , il loro diventa un legame sempre più forte, e non di quelli che si limitano ad una salita limpida, ma disseminata di ostacoli, tentazioni, incomprensioni e meriti falsi, o peggio, invidia. Ma è questo a rendere vero il loro rapporto.
Poi ci sono i nemici, tra cui Eric, uno dei capifazione, Peter, anche lui trasfazione e aspirante Intrepido, e la più acerrima nemesi di Abneganti e Divergenti, la più importante esponente degli Eruditi: Jeanine Mattews, tanto umana -e di solito i cattivi non lo sembrano mai, ma in lei c'è qualcosa che la rende il prototipo perfetto del nemico anche per questo aspetto- quanto diabolica e glaciale.
Ma c'è anche Quattro. Oddio, c'è Quattro. Nominarlo per ultimo da più enfasi ai miei giudizi su di lui, no? E cosa potrei dire, oltre al fatto che me ne sono perdutamente innamorata, che è meraviglioso e coraggioso e altruista e sincero e leale e bellissimo? Il modo in cui il suo rapporto con Tris comincia a delinearsi, crescendo in segreto, con piccoli gesti e sguardi profondi, è una delle cose più magiche e struggenti che abbia mai letto. In ogni scena, basta la sua presenza a incendiarmi. Gli bastava difendere Tris o fare lo stronzo o l'ubriaco o il malinconico o l'impaurito o il tenero o... beh, qualunque cosa, era il modo in cui lo faceva, con naturalezza e autenticità, che mi ha conquistata. Leggere per capire.

All'inizio, ogni fazione aveva uno scopo giusto, ben definito, da perseguire. Ma ora tutti possono rendersi conto di quanto quella via sia confusa e degenerata, e questo mi ha fatto pensare alle raccomandazioni che la madre di Tris fa alla ragazza, come se ci fosse sotto più del semplice fatto di essere fra gli Intrepidi. In più, se dopo una guerra importante -che in Divergent vide la fine con la firma della Grande Pace, sancendo la nascita delle fazioni- la società subisce cambiamenti così particolari da rinchiudersi in sé stessa, il motivo può essere solo uno. Oltre le mura, protette da Intrepidi armati, ci dev'essere qualcosa. Da cos'è che tutti devono difendersi, di preciso? E ancora, perchè sono sempre di più quelli che vengono classificati come Divergenti? Cosa comporta esserlo? E' possibile che ci sia qualcuno che manipola la situazione? Una cosa è certa: per qualche motivo, le menti dei Divergenti impauriscono chi vuole stare al potere -decisi a condizionare le persone a pensare e agire in un certo modo-, poiché non possono essere modellate su un'unica direzione di pensiero, e rimarranno sempre impossibili da controllare, Ribelli Divergenti al loro sistema ideale. E questo può voler dire solo che, nei prossimi volumi, ci aspettano tantissime emozioni.

Quando leggo un distopico, so sempre di dover tenere a mente che tutte quelle piccole cose che io considero normali, automatiche, in libri come questo non lo sono. E a volte tendo a dimenticarmene, ma Divergent mi ha intrigata fin da subito per questo. Non potersi guardare allo specchio o festeggiare i compleanni, comportarsi in modo diverso da quello della propria fazione facendolo sembrare un atteggiamento naturale. O saltare già dai treni in corsa, cosa da non trascurare. E' uno dei motivi per cui adoro leggere romanzi di questo genere.
Inoltre, sebbene sia riuscita a prevedere qualcosa, con le mie solite ipotesi, alcune delle rivelazioni lungo la storia mi hanno sorpresa, e tanto anche! Più di tutte, ad esempio, il finale non è stato quello che mi aspettavo, e mi è sembrato come se la tensione avvertita durante la lettura si fosse concentrata lì, con un botto decisivo e gli eventi che si rincorrono a velocità e intensità prorompente, sconvolgendomi e cogliendomi completamente di sorpresa.

Ho anche letto il racconto breve del capitolo dei coltelli dal punto di visto di Quattro, personaggio che, come avrete capito, mi è piaciuto tantissimo. Come per Divergent, poche parole cariche di spiazzante intensità mi hanno fatta entrare, per un momento, nella mente di Quattro, scorgendo i suoi ragionamenti, le sue paure, le sue emozioni. Ed è stato fantastico, davvero, una full-immersion che sono entusiasta di aver compiuto. Il suo modo di atteggiarsi a Intrepido e il suo riserbo verso alcune delle pratiche della fazione adottate di recente, come usa la mente anche quando, in apparenza, ciò che lo lega alla sua fazione dovrebbe essere istinto, coraggio e forza bruta. E per tutti pare essere lo stesso. Ma non per lei. Tris è diversa, lui lo sa, ma guardarla troppo significherebbe mettere nei guai entrambi. Conoscere già i pensieri di lei, durante i lanci di coltelli, e leggere quelli di lui nero su bianco, mi ha aiutata ad ampliare la visione della storia da un altro punto di vista, seppur in minima parte, ma anche quella di una coppia che ho amato, il cui legame riecheggia con forza già in questa scena. Certo, è sempre un Quattro con i suoi dubbi -che lo fanno apparire come un semplice adolescente confuso, rendendolo più vero della classica figura maschile co-protagonista-, e le sue speranze, in un mondo in cui è costretto a tener conto dei pericoli, nascondendo quegli sguardi che vorrebbero dire tanto, ma spesso sono insufficienti. Free Four ha arricchito la lettura e l'ha resa speciale, unica, emozionante nel modo particolare in cui solo Divergent sa esserlo.

10 commenti:

  1. sono così contenta che ti sia piaciuto!! la tua recensione mi ha fatto venire una gran voglia di rileggerlo!!! Quattro .. non ci sono parole!!!

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    1. Dopo tutte le volte che me lo avete consigliato a gran voce non potevo non leggerlo! E Quattro.... *-----*

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  2. Hai presente quando avresti così tante cose da dire e così tante emozioni da esternare che all'improvviso ti blocchi e non sai nemmeno da dove cominciare a raccontarle? Ecco, questo è il caso di Divergent. L'unica cosa che riesco a dire è che è UNICO e che chi non lo legge è pazzo.

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    1. Ecco, è evidente che siamo telepati u.u mettere per iscritto ciò che Divergent mi ha fatto provare... L'ho amato, davvero <3

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  3. Anche questo sarà uno dei prossimi :) Siccome finora ci siamo sempre trovati d'accordo, sono sicuro che mi piacerà :)

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    1. Ormai anche io controllo le tue letture, così non mi sfugge nulla ;)
      Poi verrò a leggere il tuo parere :D

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  4. Questo è decisamente uno tra i libri che preferisco in assoluto! Ricco di colpi di scena, con personaggi e storia ben articolati. Il finale poi ti lascia con il fiato sospeso e una voglia pazzesca di poter leggere subito il seguito (che come al solito in Italia si fa attendere anche troppo!!). Ho grandi aspettative anche verso il film, mi piace tantissimo l'idea di poter vedere sullo schermo il mondo creato dalla Roth :)

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    1. Mi trovi assolutamente d'accordo! Incrociamo le dita per l'attore che interpreterà Quattro, deve essere quanto meno accettabile u.u
      In Italia, per Insurgent, se ne parlerà fra maggio e giugno, se saprò qualcosa in più vi farò sapere :)

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    2. Prima dell'estate?! Veramente!? che bella notizia che mi dai!! Stavo iniziando a perdere la speranza di vederlo pubblicato nel 2013 :(

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    3. Ma no, daremo fuoco a qualunque cosa se non arriva entro l'estate u.u E comunque sia l'avevo chiesto qualche giorno fa alla case editrice, perciò ci sono buonissime possibilità! :D

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