domenica 31 marzo 2013

Recensione Buongiorno Principessa di Francisco De Paula.

Finito in appena un giorno, sono contenta di aver scoperto un libro così. Buongiorno Principessa di Francisco De Paula è un libro dai toni altalenanti, come la vita di un'adolescente, che racconta sei storie diverse e intrecciate fra loro, ma con qualcosa in comune: l'essere Incompresi dagli altri, per primi, ma soprattutto da sé stessi. Penso che ognuno di loro abbia un pò un pezzo di me, cosa che mi ha aiutato ad apprezzare la lettura! E, prima che me ne dimentichi: Buona Pasqua a tutti!




Buongiorno Principessa 
Francisco De Paula
Corbaccio
301 pagine
In uscita il 28 Marzo 2013
14,90€
Voto: 4 Stelle!

Sei amici, sei compagni di scuola. Condividono passioni, paure, divertimenti, emozioni.
Però hanno dei segreti che tengono per sé.
Stare insieme è la loro forza.
Ma crescere a volte vuol dire separarsi… 

Da ragazzini hanno fondato il Club degli Incompresi, ma adesso non sono più ragazzini, hanno sedici anni e tanta voglia di crescere. E i rapporti fra di loro non sono più semplici come prima. Valeria è innamorata per la prima volta, ma sa che il suo amore la porterà a tradire la sua migliore amica; Bruno non ha il coraggio di manifestare i suoi sentimenti e si rinchiude sempre più in se stesso; María ha il terrore di dover lasciare Madrid e i suoi amici per colpa dei genitori separati; Elísabet, da ragazzina brufolosa si è trasformata in una splendida giovane donna che non è abituata a sentirsi dire di no; Raúl è pieno di sogni e di ambizioni ed è determinato a trovare la persona giusta per lui, a costo di far soffrire chi si sente rifiutata; Ester nasconde la sua grande passione per non incorrere nei giudizi dei genitori e dei suoi stessi amici. 
Non è facile diventare adulti, e a volte si vorrebbe evadere dal proprio mondo, allontanarsi dalla scuola, dalla propria città, dalla famiglia, anche dagli amici di una vita. Però, poi, loro ci sono sempre. Per fortuna…

                                         La mia Recensione.

Adoro gli YA più semplici, quelli senza forze inarrestabili che tentano di salvare il mondo o figure mitologiche e magiche che si innamorano di amori impossibili, perchè rende eroi indimenticabili normalissimi ragazzi di città, che potremmo incontrare alla fermata dell'autobus o per i corridoi della scuola, o che addirittura somigliano a qualcuno che conosciamo. Entrare in una storia simile è come infilarsi un vestito che ti calza alla perfezione: immediato, di una comodità e piacevolezza unica, ti fa sorridere al tuo riflesso nello specchio e desiderare di non toglierlo più. Mi fanno riflettere sulle scelte che faccio e sul mio rapporto con gli altri, su ciò che avrei o non avrei fatto se mi fossi ritrovata in certe situazioni, o su cosa avrei potuto fare invece di ciò che ho fatto. Rimango lì, un pezzo di me bloccato fra le pagine, ad ammirare persone che lottano e indugiano e s'innamorano ma hanno paura, che ridono e piangono e si fanno forza a vicenda, che si affezionano e odiano, ma poi fanno pace. Non c'è cosa più emozionante e intensa che vedere vite prendere vita, e allora so che quel libro mi ha conquistata.

Il Club degli Incompresi è un'élite selezionatissima che tiene stretti a sé sei ragazzi: Bruno, l'ironico ragazzo con la fissa per la Pla Station, innamorato in quel modo assoluto che logora il cuore e influenza ogni pensiero; Ester, bella, dolce ed esuberante, dagli occhi verdi e l'immancabile frangia bruna, l'atletica del gruppo; Maria, sua amica, occhi castani e capelli rossi, sempre affettuosa -soprattutto con Bruno, dato che gli perdona sempre tutto!- e un pò malinconica; Raul, senz'altro il belloccio del gruppo, negli ultimi tempi un pò più montato del solito, occhi azzurro-turchese e bellezza particolare, di quella che fa sciogliere le ragazze; Elìsabet, attraente e maliziosa, occhi verdi che ipnotizzano, capelli neri e lunghi; e poi Valeria, legatissima a quest'ultima, la ragazza insicura e innamorata in segreto, dai capelli castani decorati con meches bionde.

Ognuno di loro è un mondo a sé, con difetti e pregi, parole non dette e sguardi che urlano in silenzio. Riuniti in un gruppo che per loro è sempre stato un rifugio, varcate le porte dell'adolescenza per dovere naturale, adesso le cose sono un pò diverse da com'erano prima, di quella variazione che non è evidente, ma si avverte nell'aria e aleggia fra di loro, modificando i legami, allentandoli o rafforzandoli, trasformandoli in qualcosa di più. Si dividono, perdono la strada, in quei momenti in cui le emozioni sono il pane quotidiano e sono forti, decisive, sembrano immutabili. E le affrontano ognuno a modo loro, sfidando i limiti o tirandosi indietro per paura, tergiversando sulle scelte e passando il tempo ad elencare i pro e i contro. Così Bruno sente di non poter dimenticare i suoi sentimenti per Ester, che a sua volta non vuole rivelare ai suoi amici ciò che prova per il suo allenatore di pallavolo, a causa della differenza d'età che la renderebbe vittima di giudizi a cui non intende sottoporsi. Maria si chiude in sé stessa per via dei problemi legati alla sua famiglia, sfogandosi fra le pagine virtuali di un blog e pensando alla persona la cui immagine riesce a tirarle su il morale. Valeria si vergogna della sua gelosia nei confronti della migliore amica, soprattutto quando Elìsabet le rivela di essersi innamorata del ragazzo che lei ama praticamente da sempre, ovvero Raul, che si è finalmente deciso a cercare una ragazza con cui avere una storia seria. Quando succede, quando il sogno più grande di Valeria si realizza, Elìsabet si mette in testa di non cedere ai primi ostacoli, decisa a conquistare l'amico che ha capito di amare. E questo dividerà moltissimo le due ragazze, senza che nessuna delle due lo sappia, pur avvertendo il cambiamento. Però c'è quello strano ma bellissimo ragazzo che Valeria sembra incontrare dappertutto, non sapendo se voler credere che sia colpa del destino o se Cesar non è chi dice di essere...

Un'intrico di emozioni, fra invidia, gelosia, amore, odio, paura, insicurezza, e chi più ne ha più ne metta! L'adolescenza è un periodo orribile, bellissimo, magico e complicato. Quando si vuole quando ma ci si svilisce davanti all'evidenza dei fatti, perché non ci si sente all'altezza mentre il sogno brucia e arde e non va via, alimentato da quella speranza che spesso e non volentieri e più una condanna che sintomo di determinazione. Quando si crede di sapere tutto, di voler provare qualcosa essendo sicuri che possa andare bene, e poi arrivano i problemi, gli ostacoli e le delusioni, e non capisci più dove guardare, che strada prendere, capendo di aver affrettato le cose per paura che potessero andare male. Quando vorresti tornare a quei momenti in cui l'amicizia sembrava tutto, la miglior ancora di salvezza nei momenti bui, e adesso un'incomprensione, un segreto, un giudizio rovinano tutto e per crescere serve anche un pò di autonomia. Quando le apparenze, le sensazioni divento il peggior nemico che si possa avere.

E' vivendo, che sia Bruno, che Raul, che Eli, Valeria, Maria ed Ester capiscono, o per lo meno iniziano a farlo. Semplice è anche rendersi conto di come il cambiamento è iniziato, si è evoluto, modificandosi nella forma e nella direzione, spingendoli più lontani e più vicini, grazie al loro ricordare i momenti in cui si sono conosciuti, che li hanno poi portati a condividere paure e incomprensioni. A fondare quel Club degli Incompresi che adesso pare essere in procinto di sciogliersi. In quello avevano trovato un punto comune, qualcosa che li motivasse a farsi forza a vicenda senza criticare, ma porgendo una mano e regalando un sorriso, ignorando quel mondo che li squadrava dall'alto in basso nella consolazione di non essere poi così soli. Poi crescono, comprendendo quanto sia difficile scegliere tra ciò che vorrebbero avere e ciò che dovrebbero fare, convinti che per arrivare alla meta bisogna affrettare il cammino, quando invece la parte migliore della meta è il modo stesso in cui ci arrivi, non importa quanto tempo ci hai messo.

Buongiorno Principessa nasce come libro capace di parlare degli adolescenti agli adolescenti. E' la storia di un'amicizia vista in tutte le sue forme, dalla semplice infatuazione all'amore, dall'invidia alla gelosia, dalla paura alla tristezza e poi alla gioia. Tutto appare eterno, anche se solo nell'arco di tre giorni, perché può accadere di tutto. E' così che alcuni sono amori certi, o sembrano tali, per altri è piacersi e non conoscere il futuro di quei sentimenti. Ma teenagers vuol dire soprattutto sentire l'assoluta consistenza delle cose nonostante queste possano mutare in qualunque istante. E lo stile dell'autore ha quella cadenza frammentata che scandisce le ore e i minuti di vite che scorrono al ritmo delle emozioni, delle scelte e delle conseguenze di queste, azioni e sentimenti incatenati che legano questi ragazzi nel modo profondo e guardingo tipico dell'adolescenza. Come una canzone, ma con strofe sempre diverse. Mi è piaciuto, soprattutto per quel finale che lascia tanto in sospeso e soddisfa la mia curiosità a metà. Eppure, lo reputo un fattore soggettivo, è come se gli mancasse qualcosa, quel coinvolgimento puro che scatta solo in certe occasioni, come un colpo di fulmine. Certamente, però, leggerò il sequel!

7 commenti:

  1. Bella recensione! :)
    Mi attira tantissimo!
    "L'adolescenza è un periodo orribile, bellissimo, magico e complicato" non c'è niente di più vero :P

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    1. Grazie :D
      Si, è un bel libro! ;)
      Eeeh, a volte uno schifo, a volte l'opposto, lo so bene :/

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  2. Sarà uno dei prossimi. Deve essere tanto tanto carino! Poi adesso ne sto leggendo uno tristissimo.. questo è quello che mi ci vuole :)
    Ps. Auguri di buona Pasqua!

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    1. Lo è, molto carino :D
      Allora magari farai proprio bene a leggerlo!
      P.s. Anche a te :)

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  3. Davvero bella recensione! :) l‘ho divorato anch‘io in meno di 24 ore e mi é piaciuto tantissimo! :D come te, non vedo l‘ora di leggere il sequel! ;)
    A presto!

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    1. Grazie mille :D
      Già, si lascia leggere piacevolmente :) Qualche mese... ;)
      A presto!

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  4. Meritava più di 8-! Davvero bellissima!

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