sabato 30 marzo 2013

Recensione The Selection di Kiera Cass.

Fonte di discussione in tutte le salse, criticato e amato, The Selection di Kiera Cass è finito anche nella mia libreria. Sono andata alla prima pagina senza sapere bene che aspettative nutrire, o se non nutrirne nessuna, così ho azzittito la mia vocina critica e ho iniziato a leggere. E, che mi venga un colpo se sto mentendo, mi è piaciuto. La sincerità prima di tutto, no?



The Selection 
Kiera Cass
Sperling & Kupfer
312 pagine
12 Marzo 2013
17,90€
Voto: 4 Stelle!

Per trentacinque ragazze, la Selezione è l'occasione di una vita. L'opportunità di fuggire dalla triste vita che conducono sin dalla nascita. L'unica possibilità di essere scelte per vivere in un mondo fatto di abiti scintillanti e principeschi gioielli dal valore inestimabile. E di vivere nel palazzo e competere per conquistare il cuore dell'affascinante Principe Maxon.
Ma per America Singer, essere Selezionata è un incubo. Significa dire voltare le spalle alla sua relazione segreta con Aspen, che appartiene ad una casa inferiore alla sua. Lasciare la sua casa e entrare in una selvaggia competizione per una corona che lei non desidera. Vivere in un palazzo che è costantemente sotto assedio da parte dei ribelli.Poi America incontra Prince Maxon. Gradualmente inizia a dubitare di tutti i piani segreti che ha fatto per la sua vita, e realizza che l'esistenza che ha sempre sognato potrebbe non essere bella come il meraviglioso futuro che le si para d'avanti.

                                         La mia Recensione.

Credo che The Selection sia uno di quei libri talmente chiacchierati da non aver bisogno di alcuna presentazione. Ovviamente, la farò lo stesso. Come già il titolo dice, la trama gira attorno ad un evento molto particolare, per la società descritta da Kiera Cass. Ciò che per moltissime ragazze è l'opportunità di una vita, fuggire delle proprie case per andare in moglie al Principe Maxon, per America Singer è un'enorme tragedia. Vestiti? Trucco? Cene di gala e balli infiniti? Peggio, vivere a palazzo, con la famiglia reale, in un mondo che lei disprezza dal basso? Non vuole proprio sentirne parlare. Significherebbe lasciare la sua famiglia, la vita che conosce e che, nonostante le difficoltà nel tirare avanti, apprezza molto più di quella vissuta dalla porzione di popolazione di più alto rango. Poi, arriva la lettera.

America è una ragazza intelligente, schietta e a volte impulsiva, ma coraggiosa e determinata. In lei combattono il desiderio di aiutare la propria famiglia, che vive di stenti e privazioni, andando avanti con quel poco che il loro lavoro di artisti riesce a dargli, e quello di non cedere agli incoraggiamenti della madre di compilare il modulo e partecipare -tra l'altro, l'idea di finire in TV è entusiasmante per lei tanto quanto la voglia di infilarsi una matita in un occhio- a qualcosa che conosce e odia da sempre.
Perlomeno all'inizio.
Essere scelta come una delle trentacinque candidate fra milioni di partecipanti è uno shock, ma col passare dei giorni America si rende conto che sta vivendo qualcosa di molto importante. E' così che sia lei come personaggio, che gli altri, che l'intero contesto e ambientazione in cui si svolgono i fatti assumono una profondità inaspettata, descritti in modo esauriente e con un trasporto naturale, come se la verità fosse sempre stata lì, sotto la superficie, ma per l'iniziale superficialità di America non fossi riuscita a vedere oltre.

L'idea della selezione mi incuriosiva parecchio. La popolazione di Illéa è divisa in caste, dall'Uno all'Otto. Uno è ovviamente la famiglia reale, e scendendo si trovato via via tutti gli altri, dai nobili a quelli che fanno fatica anche a mangiare ogni giorno. Ad ogni fanciulla di età compresa tra i sedici e i vent'anni viene inviata una lettera in cui le viene chiesto, se interessata, di compilare un modulo da inviare all'Ufficio Servizi della propria provincia, in modo tale che per ognuna di esse venga scelta una ragazza, che parteciperà, poi, alla Selezione, trasmessa in TV. Insolito e originale, non poteva non attrarre la mia attenzione. E' facile avvertire la presenza delle telecamere, soprattutto nel comportamento dei personaggi, o meglio nel suo visibile variare. Non so ancora dire se questo cosa mi abbia intrigata in maniera positiva, o turbata nel corso della lettura. Ha creato una sorta di ambiguità, nella storia, che le imperfezioni dei personaggi hanno accentuato ancora di più. Per dirlo più chiaramente: personaggi che già di per sé mi sono sembrati falsi o eccessivamente formali, che il ruolo che dovessero ricoprire fosse quello o meno, di fronte all'obiettivo finale -e ciò quello della corona, del cuore del principe, o di entrambi- e alle telecamere, lo diventano ancora di più.

Arrivata a Palazzo, mi è sembrato come se l'atmosfera costruita al suo interno fosse surreale, artificiale, troppe regole, troppa rigidità, troppa gente. Il fatto che a pensare ciò sia America stessa mi ha fatto credere che magari, nonostante tutti gli agi che la sua nuova vita le offre, non si sarebbe lasciata influenzare... non troppo, per lo meno. Ciò che sta vivendo potrebbe essere tanto una favola quanto un incubo. Per lei, è un incrocio di entrambe le cose, e vestita del suo personaggio mi sono sentita claustrofobica ed esaltata al tempo stesso, a volte stretta fra persone di una rigidità inverosimile, o così false da risultare nauseanti, altre meravigliata e affascinata dalla bellezza che questo "concorso" porta con sé. Mi sono lasciata trascinare dalla Selezione, cercando quei difetti in lei che in molti non hanno potuto fare a meno di notare. Io, invece, ho trovato che si, parte della America conosciuta fra le mura di casa sua era svanita, ma sostituita da una ragazza cosciente della propria situazione, di ciò lentamente sente come proprio, lì nel palazzo, un'affinità che da casa le pareva altamente improbabile -per usare un eufemismo.

Le volte in cui i pensieri di America spaziavano tra la sua vita da Cinque -e sente ancora di esserlo, il Palazzo non la trasforma completamente- e quella del tutto nuove dell'esperienza con la famiglia reale, non sapevo bene in cosa credere. Se tifare per lei affinché si innamorasse di Maxon e lottasse per la sua possibilità come principessa, oppure avere paura che lei si montasse completamente la testa, e quindi urlare contro, dicendole di tornare a casa... da Aspen. Devo dire che fin nei primi capitoli, Aspen mi ha mandato in confusione. Con lui America è emotivamente molto coinvolta, innamorata e ottimista, un'inclinazione che solo l'amore, spesso, riesce a donarti. E' la realtà che vive attorno a loro che li abbatte: lei una Cinque, lui un Sei, e quando la prospettiva di un futuro insieme era troppo dura e opprimente da immaginare, come poteva Aspen condannarla a quel genere di vita potendola convincere ad avere un'opportunità del tutto diversa? Incredibile per lei -e ovviamente non per me-, America viene scelta come partecipante per la Selezione, e ciò la separerà da Aspen in maniera quasi definitiva, allargando uno strappo presente già da prima. Eppure c'era comunque qualcosa che rimane in sospeso, un'ombra nascosta e in agguato, pronta a rompere le scatole, di nuovo scattare verso di lei all'improvviso. Insomma, non potevo odiarlo, ma neanche amarlo del tutto ciò che le aveva detto. Inoltre, c'era ancora da conoscere il principe.

E quanto mi ha confusa il primo incontro con lui, il Principe Maxon! Sembrava imbalsamato! Di bell'aspetto, certo, ma prendere sul serio un tipo del genere non sarebbe stata la mia prima reazione. Eppure la sua sincera attenzione ne ha intenerito la figura di fronte ai miei occhi, smussandone gli spigoli e permettendomi di dare un'occhiata al Maxon che c'è dietro il principe impettito e sempre serio e controllato, rigoroso negli ordini e pratico con le parole. Mi sono limitata a sperare che la sua goffa pomposità sarebbe svanita con il passare dei capitoli. Sono estremamente felice che sia successo. Pur essendo un gentiluomo, non comprende i comportamenti delle donne. La schiettezza di America renderà il loro rapporto piuttosto divertente, oltre che amichevolmente tenero, e questo permetterà al nostro principe di sciogliersi un pò, e mostrare sempre di più quel Maxon a cui accennavo prima, quello nascosto, puntuale e gentile, ma arguto e profondo allo stesso tempo.
Non mi sono mai invaghita di un personaggio dolce e tanto buffo, mai. Ma con lui è successo, e sono Team Maxon a tutti gli effetti!

Le partecipanti, come ci si può aspettare, hanno due facce diverse, e ad ognuna abbinano splendidi abiti e sorrisi falsi fino al midollo. Non c'è la ragazza tipo, quella esuberante e gentile, quella altezzosa o quella antipatica, quella riservata e quella composta. C'è un miscuglio di tutto in ognuna di loro, sebbene qualche qualità sia più accentuata di altre, ma ciò non dovrebbe autorizzare a generalizzare le personalità delle varie ragazze. Marlee non è solo solare e graziosa, Kriss non è sempre sicura di sé, anche se per una come Celeste non ci sono molte scusanti... però credo che dietro quei volti si nascondano motivazioni diverse, convinzione ferree e concrete, e spero di scoprire qualcosa in più -soprattutto, ammetto, su Marlee, che mi ha lasciato perplessa piuttosto frequentemente- nel seguito di questo volume.
Mentre è lì, America sente il bisogno di guardarsi allo specchio e vedere ancora se stessa, non una bambola truccata e acconciata per fare buon viso di fronte a tutti. Ciò però non le impedisce di cambiare idea sulla Selezione, avrei altrimenti preso il suo rimanere indifferente ad una prova simile come un comportamento falso e astratto, per niente veritiero. Il suo rapporto con le altre cambia, quello con Maxon si evolve e le sue opinioni modificano le basi su cui erano state costruite. Cambiare è umano, in fin dei conti.

Come ogni distopico che si rispetti, a Palazzo non è tutto rose e fiori. I ribelli tentano di entrare e sconvolgere i reali con i loro assalti, e nonostante questi attacchi vengano raccontati e poi minimizzati, con l'intento di tranquillizzare la popolazione, pare che il re faccia di tutto per sopprimere ciò che ci sta intorno. Sarà grazie a Maxon che America comincerà a capire che qualcosa non va, più di quello che si dice ad alta voce. Ecco, secondo me le note dolenti del romanzo sono state le descrizioni della società e della Selezione stessa. O, per dirla meglio, il mancato approfondimento di queste. Avrei senz'altro apprezzato qualche dettaglio in più sul metodo adottato dai reali per la scelta della dama del principe, o sui problemi che la società delineata in questa particolare trama affronta e cerca di contrastare.
La Selezione è un gioco, un reality show, che contrasta in maniera comico-tragica la vera realtà, quella che sconquassa le mure del castello e fa morire di fame la popolazione di caste più basse. Mentre un arrivo inaspettato si unisce alle già numerose complicazioni di quella sua nuova vita, America dovrà fare i conti con i suoi sentimenti per Aspen e quello che sta sbocciando fra lei e il principe, sopportare gli assalti e sostenere Maxon per tutta la Selezione, ma soprattutto adeguarsi a ciò che prevederà, da adesso in poi, la vita a Palazzo. Sono rimaste in sei. Adesso fanno tutte parte dell'élite.

15 commenti:

  1. lo leggerò per la read along di Denise.. aspettative a zero..la cover però è stupenda;)vedremo come sarà il contenuto

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    1. Aspettativa a zero è la cosa migliore :) La cover piace un sacco anche a me :D

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  2. Ma che bella recensione :D
    Io l'ho finito di leggere stanotte (ho fatto nottata per finirlo) e ho pubblicato stamattina la recensione. Anche io sono Team Maxon, come potrei non esserlo? Leggendo la trama pensavo che non mi sarebbe piaciuto come personaggio, invece me ne sono innamorata. Concordo pienamente con te quando parli di lui e del suo rapporto con America!

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    1. Grazie Cate :D
      Anche io!! L'ho finito ieri alle 5 del mattino, mi ha presa tantissimo e non ho potuto lasciarlo!
      Già, come si può? *-* Con la negatività con cui se ne parlava in giro non sapevo cosa pensare, però mi è piaciuto molto :D

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  3. Bellissima recensione Bliss =)
    Come sai a me non è piaciuto, però sto partecipando al GDL di Denise e chissà, forse rileggendolo mi appassionerà di più!

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    1. Grazie Juliette :D
      È giusto che ognuno abbia la sua opinione, ma spero che stavolta possa piacerti di più ;)

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  4. Recensione molto bella!!!! :)
    Io l'ho comprato due giorni fa. La cover è fantastica e la trama mi ha incuriosita molto.
    E' stato criticato come libro e sinceramente non vedo l'ora di farmi un'opinione tutta mia. :)

    Ps: Buona Pasqua!!!!!

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    1. Grazie Laura :D
      È la giusta idea con cui partire! Anche io pensavo questo :)

      P.s. Anche a te, grazie! :)

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  5. L'ho trovato carino ma mi aspettavo molto di più dato che se ne sentiva parlare ovunque...comunque non è affatto male e spero il secondo mi piaccia di più ^^
    Bella recensione ;) Dalla trama anch'io pensavo non potesse piacermi Maxon ma è tutta un'altra cosa nel libro, non si può non amarlo!

    p.s. Buona Pasqua!

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    1. Spero anche io di riuscire ad apprezzare di più The Elite!
      Grazie :D La pensavo allo stesso modo, e invece... Team Maxon!

      p.s. Buona Pasqua anche a te ;D

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  6. Devo ancora leggerlo... Spero non mi delusa :)

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  7. Lo sto leggendo per la read along di Denise .Ero entusista ma sto cercnado di farmi una mia idea avendo trovato recensioni negative^^"

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    1. Ho fatto la stessa cosa, non volevo lasciarmi condizionare dalle opinioni degli altri :)

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  8. Posso dire solo una cosa, l'ho letto in tre giorni e se non fosse per il fatto che vado a lavoro e che buona parte della giornata se ne và, probabilmente lo avrei finito anche prima *-* Io l'ho amato e non vedo l'ora di poter leggere il secondo.

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