venerdì 31 maggio 2013

Recensione in anteprima: Colpo di fulmine di Jeffiner Bosworth.

Sono davvero felice di aver potuto leggere questo libro in anteprima. Colpo di Fulmine di Jennifer Bosworth è una di quelle letture che conquista con le sue imperfezioni e i suoi punti di forza, dipende dagli occhi che lo guardano. Avventurarsi fra le sue pagine è così naturale e coinvolgente che quasi non ci si accorge di averlo finito, com'è successo a me. Molti ne rimarranno entusiasti, spero tanto da condividere il mio attuale entusiasmo. Di seguito la mia recensione, che spero possa chiarirvi le idee e farvi contare i giorni che vi dividono dall'uscita del fulmine...


Colpo di Fulmine
Jennifer Bosworth
Corbaccio
342 pagine
In uscita 13 Giugno 2013
16,40€
Voto: 4 Stelle!

Mia Price è drogata di fulmini. Si nutre dell’energia che sprigionano durante i temporali, ma le persone che in quei momenti sono vicino a lei rischiano la vita. Vive a Los Angeles dove i temporali sono rari, ma i terremoti no. E quando un apocalittico terremoto la devasta, Los Angeles si trasforma in un gigantesco campo profughi, una terra perduta dove si scatenano bande di saccheggiatori e di assassini. Due sette di fanatici ambiscono al potere, ed entrambe vedono in Mia una forza legata alla tempesta elettrica che ha causato il terremoto. Mia vorrebbe potersi fidare dell’enigmatico Jeremy che le promette di proteggerla, ma teme al tempo stesso che lui voglia ingannarla. E quando arriva la catastrofe finale, Mia deve affrontare la terribile potenza che lei stessa può scatenare per salvare le persone che ama…

La mia Recensione.                                         

Il titolo, che come intuibile potrebbe alludere ad una storia d'amore, va inteso letteralmente. Mia Price è una drogata di fulmini, nel senso che lei ci va proprio incontro, quando gli altri si rinchiudono in casa perchè essere colpiti vuol dire morire, nella concezione universale del pericolo. No?
Ma la logica però non ha nulla a che vedere con lei, quando si tratta di fulmini. O di simboli, sensazioni, sogni, segni premonitori e Circoli di dubbia reputazione. Questa sua capacità di sopportare milioni di volt in colpo solo, seppur con "riscontri" fisici evidenti, verrà spiegata nel corso della lettura. Mia sa che il paragone con la droga è più veritiero di quanto dovrebbe. La scarica elettrica che le attraversa il corpo, bloccandole il respiro e eccitando ogni atomo del suo corpo, rende inutile il pensiero della morte. Ma dopo aver inseguito più di una tempesta, è ancora viva. E totalmente dipendente dai fulmini. Il suo status di parafulmine umano le aveva causato non pochi problemi, e attirato attenzioni indesiderate.

Quest'insieme di fattori è ciò che l'ha condotta a Los Angeles, dove le tempeste sono rare, ma i terremoti non tanto quanto vorrebbe. Uno, in particolare, cambierà la sua vita. Le condizioni in cui l'intera città si ritrova sono critiche, fra le strutture crollate e i milioni di feriti che popolano gli ospedali. Cibo e acqua faticano a raggiungere le case, le medicine scarseggiano e i furti nei negozi e nelle case sono all'ordine del giorno, buona parte della roba finisce poi al mercato nero. E' un quadro piuttosto desolato, quello con cui Jennifer Bosworth ci accoglie nel suo romanzo, che sembra rispecchiare il clima di abbandono respirato a casa di Mia. La madre, vittima anch'essa del terremoto, si chiude lentamente in se stessa, a farle compagnia le sue teorie su un ragazzo guardone oltre la finestra e la tv sempre accesa sul canale in cui il Profeta annuncia la fine del mondo. Questo la allontana dai figli, più del dovuto se si considerano le tante medicine che è costretta a prendere, per non rischiare un crollo da stress. Insomma, Mia e Parker, suo fratello, devono fare di tutto per tirare avanti, il che non è affatto semplice.

Los Angeles però non è l'unica. In molti altri posti, uragani fuori stagione ed altri eventi catastrofici hanno colpito città limitrofe che di solito non sono soggette ad eventi di simile portata, il che rende questi fenomeni piuttosto strani. Sembra davvero lo scenari apocalittico disegnato dalle predicazioni ininterrotte di Profeta. E proprio come lui, i Discepoli, suoi seguaci, e i Cercatori, due culti diversi e completamente opposti fra loro, tentano di reclutare gente per ingrandire i loro gruppi. In tempi di crisi come adesso, è facile convincere la gente che Dio si sta vendicando, che solo i prescelti si salveranno, che ci sono profezie che stanno per avversarsi. Chiacchiere inutili, per una ragazza cinica come Mia, nonostante entrambe le sette fanatiche si accaparrino la sua attenzione. A causa di tutto ciò, tenere a freno il calore al petto, così familiare per lei, è un'impresa che porta all'esasperazione. Lei non crede ad una sola parola... eppure dovrebbe. Perché dietro queste due linee di potere si nasconde una verità unica e inevitabile, qualcosa di estremamente pericoloso, direttamente collegato alla tempesta. E a lei.

E i fulmini continuavano a cadere come se la tempesta stesse cercando qualcosa.

Okay, dopo la misteriosa introduzione di Colpo di Fulmine, vediamo di approfondire meglio il resto. Dunque, Mia Price ha fatto certe cose prima di rifugiarsi a Los Angeles. Nulla a che vedere con la ben nota ribellione adolescenziale -e tutto ciò che comporta-, ma idealmente più pericoloso di qualunque cosa una persona della sua età sia capace di fare. Ci vuole fegato per correre sotto le tempeste, in fibrillante attesa che un fulmine ti piombi dritto in testa. Ma per Mia, ignorare l'impulso, la scintilla nel sangue che le pizzica la pelle, è davvero arduo, specie se riesce ad avvertirne l'arrivo a chilometri di distanza. E i fenomeni che stanno colpendo il mondo intorno a lei non le tornano. O almeno, non finché non inizia a delinearsi un quadro che ha dell'incredibile. Mia non può crederci, forse perché è così assurdo... che potrebbe essere reale. Il dubbio si insinua nella sua mente condizionandone i pensieri, cambiando bruscamente la realtà a cui si era inevitabilmente adattata. La tempesta, i terremoti, i fulmini... tutto porta alla teoria pseudo-biblica della fine del mondo, vomitata fuori dalla tv attraverso le parole di Profeta e predicata dai suoi ossessivi e inespressivi Discepoli. Ma chi sono loro? E i Cercatori, culto opposto e a loro apertamente ostili? Hanno davvero i doni che sostengono di possedere? Come fanno a conoscere tante cose sulle sorti del mondo e perché vogliono Mia?

Non vi darò le risposte. Vi dirò invece che il mio coinvolgimento durante la lettura è stato molto alto. C'è una sfumatura inquietante che si affermava mano a mano che leggevo e scoprivo come i singoli elementi del romanzo si collegassero fra loro, delineando la prospettiva di un'apocalisse biblica dalla portata di cento catastrofi naturali concentrate in una. Non è esattamente allentante, per Mia, ma caricava invece me di aspettative, domande, dubbi e curiosità, intrappolando la mia mente fra le pagine. Ogni cosa è interessante e magnetica, incastrata alla perfezione con le altre, resa più entusiasmante dal modo in cui, quasi in qualunque caso, Mia sappia sempre fare dell'ironia, adattandola alla sfumatura della situazione e alleggerendo la portata della lettura. Lo stile dell'autrice è fresco, lineare e spesso auto-ironico, piacevolmente scorrevole. Ci sono molti termini tecnici usati per spiegare il dono di Mia e la condizione un po' simile, ma al contempo diversa, di coloro che le ronzano intorno bocca cucita su questo. Insomma, è un romanzo semplice e articolato, ben strutturato e non esattamente perfetto, ma avvincente come pochi. I singoli elementi spiccano per il loro diversificarsi dal solito paranormal distopico, e nell'insieme creano un'atmosfera elettrica, da cui è difficile distrarsi.

Quindi la ragione per cui ero stata colpita più volte era la mia irresistibile energia positiva. E dire che mi ero sempre considerata una pessimista.

Il libro è diviso in quattro parti, ognuna delle quali delinea aspetti della storia diversi, in senso cronologico e logico. Cronologico perché le parti scandiscono il tempo che manca alla tempesta -tre giorni e il giorno x, appunto-, quella stessa annunciata catastrofe che coinvolge lei e le due schiere apocalittiche che la circondano, cercando di metterla a parte del suo ruolo in ciò che deve avvenire. Entrambe hanno qualcosa che attrae e respinge Mia in un modo del tutto particolare, legato alla sua capacità. Logico perché in ogni parte il lettore può rendersi conto dei cambiamenti che evolvono, a partire dalla stesso personaggio di Mia, la quale deve contemporaneamente convincersi di ciò che può fare, scegliere da che parte schierarsi e come agire. E in mezzo a tutto questo, c'è Jeremy. E' un personaggio curioso, il suo, nel senso che ci ho messo un po' per inquadrarlo, e ancora a metà libro non ci ero riuscita del tutto. Le sue fugaci e intense apparizioni all'inizio confondono Mia; poi Jeremy diventa una presenza costante, nei suoi pensieri e fisicamente. C'è questo gioco di fiducia reciproca, dove tutti dicono la verità eppure non fanno altro che mentirsi e confondere la realtà della situazione, che ha alzato ancora di più la mia soglia d'interesse. Non si è mai troppo sicuri di chi ha davvero ragione, e solo alla fine si scopre perché.

Ma torniamo a Jeremy. Anche lui è un punto fondamentale per arrivare alla soluzione, non è il classico ragazzaccio bellissimo messo lì per dar vita ad una storia d'amore -che pure, posso dirvi, è assolutamente presente, nei gesti così come nelle parole dette e non dette-. Lui ha un ruolo, parallelo per importanza a Mia, ma non tanto da toglierle il privilegio di essere la principale protagonista. Il tipo di Scintilla scoccata da lui è diversa da quella che, come Mia inizia a capire, usa il suo come contenitore. Jeremy, così come Katrina e gli altri, fanno parte di un unico cerchio al cui centro c'è lei. Per quanto provi a tirarsi indietro, qualcuno ha già visto il suo destino. Ma Mia sarà in grado di cambiarlo, e magari salvare il mondo? Quale tipo di fulmine sceglierà? Erano queste le domande attorno cui vertevano i miei pensieri, finché non è arrivato il colpo allo stomaco. La rivelazione che mi ha lasciata a bocca aperta. Un altro colpo di fulmine, se così vogliamo chiamarlo. Da allora è stato un precipitarsi giù, sempre più giù, fino al finale più esplosivo che potessi immaginare. Colpo di fulmine è una scarica elettrica di emozioni, tradimenti, profezie e eventi inevitabili, nelle mani di un destino che gioca la storia dalla prima all'ultima pagina. Un libro che vale assolutamente la pena leggere, e che non dovreste farvi scappare!

8 commenti:

  1. Ahhhh, l'hai già potuto leggere!! *invidia* Sono contenta che ti sia piaciuto, abbiamo dei gusti molto simili quindi sono certa che piacerà anche a me! ;)

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    1. sono magica, ahahah *no vabbé, ignoratemi*
      Oh, lo spero tanto!! Vale la pena leggerlo, praticamente l'ho divorato :D

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  2. Bellissima recensione Bliss, questo romanzo è uno di quelli che attendo di più e non me lo lascerò scappare di certo! ;) La storia sembra intrigante e originale e sono proprio curiosa di scoprire ogni minimo dettaglio di cui hai parlato *_*

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    1. Grazie Franci! :D
      Non lasciartelo sfuggire per nessun motivo al mondo! E' davvero particolare, non si vede tutti i giorni un romanzo che ha per protagonista un parafulmine umano! ;)

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  3. Splendida recensione! Non vedo l'ora di averlo *-*

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    1. Grazie Michele :D
      Conta i giorni, penso proprio che ti piacerà *w*

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  4. Dopo questa recensione sono ancora più curiosa di leggerlo...non vedo l'ora che esca, adoro i dispotici apocalittici...

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  5. Grazie Dean, mi fa enormemente piacere! :D
    Siamo in due, sai? ;)

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