sabato 31 agosto 2013

Recensioni alla terza: Morsi di Ghiaccio, Il Bacio dell'Ombra e Promessa di Sangue di Richelle Mead!

Ho pensato, dopo la mia recensione intera sul primo della serie (qui) di Richelle Mead, di scriverne una che racchiudesse i restanti. In realtà volevo solo una scusa nero su bianco per far una full immersion in Vampire Academy, senza pensare troppo a cosa dire su ciascun libro. Mi perdonerete, vero?, se troverete qualche spoiler di collegamento fra un libro e l'altro? Cercherò di evitarli e fare la brava, ma, per citare Rose, Certo. Se mai riuscissi a fare la brava. Comunque, andrò per gradi, saltando da un libro all'altro. Dunque.

Morsi di Ghiaccio
Richelle Mead
Rizzoli
415 pagine
5 Maggio 2010
16,50€
Voto: ★ ★ ★  

Fin dall'inizio, la Mead ci ricorda perché Rose è un'eroina così difficile da ignorare: sarcasmo e impulsività grondano dal suo tono mentre riavvolge il nastro in un sintetico riassunto dei fatti avvenuti ne L'accademia dei vampiri. Morsi di ghiaccio però ha tutto l'aria di voler cominciare al meglio, fra emozioni da batticuore e azione; un po' come se non volesse farci dimenticare neppure per un attimo di che pasta sono fatti i protagonisti, da Rose e Lissa a Dimitri e l'incombente minaccia degli Strigoi, e del futuro di guardiana di Rose. Che, a proposito, inizia ad avvertire il peso delle sue responsabilità in modo diverso, meno avventato o superficiale; non che la sua arroganza e il suo essere pungente ad ogni battuta l'abbia abbandonata. Sono due parti di lei che ho imparato ad apprezzare tantissimo! E' qui che incontriamo anche uno dei personaggi più affascinanti della serie, Adrian Ishkov, e mi era stato detto che sarebbe stato un degno rivale per Dimitri -io che ero convinta che non avrei mai potuto trovare un altro ragazzo per cui da sospirare in Vampire Academy, beh... mi sbagliavo. Nel frattempo, la nuova minaccia lascia Moroi e guardiani a corto di parole: Strigoi e umani alleati per abbattere le difese e uccidere o rapire i vampiri buoni. Non è un buon segno che, contrariamente alla loro tendenza a scagliarsi violentemente uno verso l'altro, gli Strigoi si stiano alleando in piccoli gruppi. E quindi... cosa c'è sotto? Qual'è il fine? Rose, il suo essere baciata dalla tenebra, quali conseguenze può avere su di lei?
Iniziano a delinearsi scenari di potere e possibilità nemiche che mettono in difficoltà i Moroi e al contempo accendono di consapevolezza i più giovani, il preludio di un dibattito che di certo non vedrà presto il tramonto. Gli intrighi e i giochi di poteri, fra i più potenti e adulti così come a scuola, nei corridoi, fra chi crede di essere più furbo e chi, invece, lo è, sono appena cominciati. Per quanto riguarda i personaggi... iniziamo finalmente a scoprire qualcosa sul rapporto di Rose con la famiglia -sua madre, per lo meno, dato che non conosce l'identità del padre. Piccoli progressi, che è già un inizio dal non parlarne totalmente. Tra i nuovi arrivati, invece, Adrian. Mi avevano detto di lui, ma dopo il finale io sono ancora pazza di/totalmente fedele a Dimitri! Cioè, è una cosa meravigliosa quel ragazzo, un mix di ragazzo sexy e cattivo e il serio maestro zen dal fascino irresistibile. Finito il libro, le uniche cose a cui riuscivo a pensare erano, voglio sapere cosa Adrian farà adesso, m'intriga un sacco, ma spero che Rose non s'incasini con lui. E mi è dispiaciuto per Mason. E voglio saperne di più sui poteri di Lissa e sull'essere 'baciata dalle tenebre' di Rose. E adesso voglio il terzo!
È decisamente intrigante, perchè una volta che si inizia a leggere bloccarsi è un'impresa, ti chiedi sempre cosa accadrà puntellata da mille domande e una profonda curiosità. Per questo, finito il secondo, mi sono fiondata su Il Bacio dell'Ombra.


Il Bacio dell'Ombra
Richelle Mead
Rizzoli
558 pagine
3 Marzo 2011
18,00€
Voto: ★ ★ ★ ★ 

Cosa vi posso dire, senza sembrare una pazza ripetitiva totalmente fuori per una serie di cui si è praticamente innamorata? Rose ha compiuto un'impresa, se paragonata a qualunque altra novizia. Che fosse speciale si sapeva -lo sapevo io, che sono nella sua testa, proprio come lei è spesso in quella di Lissa-, ma il modo in cui varie novità e dubbi e preoccupazioni e scoperte si infiltrano nell'ordinarietà della vita all'accademia, scuote Rose più di quanto non lo sia lei stessa dopo gli avvenimenti sconvolgenti del prequel -vicende ricche d'azione che mi hanno stravolta e travolta impetuosamente! Sebbene non sia l'unica ad essere cambiata dopo ciò che è successo a Spokane -uccidere i due Strigoi assassini di Mason-, è quella che ha vissuto l'esperienze in modo assai più violento, diretto. Idealizzare le minacce è una cosa -nonostante lei e Lissa abbiano già vissuto nel mondo al di fuori dall'accademia-, ma ritrovarsi faccia a faccia con chi stava sterminando la loro razza, ucciderli durante un attacco di rabbia cieca e totale, uscirne viva... non significava certo che una parte di lei non fosse stata annientata rielaborando il tutto. Rose vede il suo ruolo di guardiano da un punto di vista nuovo, più responsabile e consapevole, in un connubio di emozioni che, piano piano, iniziano a farla impazzire. Lentamente, quasi senza che se ne accorga, se non nei momenti in cui certe reazioni e pensieri prendono piede in lei sempre più spesso. Questa pazzia è qualcosa che ricorre anche nella storia di St. Vladimir, il santo a cui è consacrato il nome della loro scuola, e alla sua guardiana Anna, che come Rose aveva un legame con lui poiché salvata dalla morte dal suo Moroi, e quindi baciata dalle tenebre. Accezione che, secondo i ragionamenti di Victor e Adrian -con tutti i suoi affascinanti discorsi sull'aura-, vorrebbe dire che Rose ha attraversato il passaggio per il mondo dei morti ed è tornata indietro. Per questo adesso vede il fantasma di Mason, e di tutti quelli che la morte ha preso e che lei ha potuto vedere. E ovviamente, chi potrebbe crederle? Dimitri, che nonostante sia innamorato di lei è scettico nei confronti di tutto ciò che ha a che fare con religione e aldilà? O Lissa, che deve già pensare all'effetto maligno che la magia ha su di lei quando la usa e ha grandi responsabilità sulle spalle, in quanto ultima del casato reale dei Dragomir? Chi le crederebbe? Chi non la giudicherebbe pazza? Rose vuole cavarsela da sola, soprattutto quando inizia a capire che il fatto che Lissa riesca ad usare la magia con più serenità, faccia diventare lei scontrosa e irascibile e violenta, quasi a comando...
Il bacio dell'ombra è inquietante in modo ammaliante. Mano a mano che i poteri dei Moroi venivano approfonditi, e le abilità dei dhampir messe in rilievo per via dell'esercitazione pre-esame, mi esaltavo sempre di più, persa in quel mondo e in quella società vampira che ormai era un po' come casa mia, tanto mi sentivo a mio agio. Mi è piaciuto il fatto che nonostante i rapporti d'amicizia e amore fossero già ben presenti, qui venissero analizzati e amplificati ancora di più, a riprova che non c'è mai un legame uguale ad un altro, che ognuno di essi si sviluppa in modo diverso, che nascono sentimenti nuovi e fino ad allora insospettati anche fra persone che si conoscono da tempo, perché i personaggi si evolvono -in maniera sorprendentemente umana e verosimile- e non smettono mai d'imparare qualcosa o mettere in dubbio altro di cui prima, magari, erano sicuri. Ho amato tutto questo, perché non c'è mai nulla dato per scontato, ho formulato ipotesi e immaginato scenari che poi, con mia somma soddisfazione, si sono realizzati, o magari hanno smontato teorie che credevo inattaccabili, facendomi scoprire piccoli dettagli tralasciati con cui arrivare alla soluzione. Coinvolgente in modo spietato, avvincente come solo un fantasy sa esserlo, come se la lettura non ti lasciasse alternative. Non l'avessi mai fatto...
Anche quando avvertivo la disperazione, era come se non ci fosse, come se non tutta fuoriuscisse completamente per raggiungermi, ma rimanesse in parte intrappolata nel libro, nei personaggi, in ciò che lasciavano e in quel che trovavano. Col cuore a pezzi, sono passata a Promessa di Sangue.


Promessa di Sangue
Richelle Mead
Rizzoli
630 pagine
22 Novembre 2011
18,00€
Voto: ★ ★ ★  ½

In questo quarto capitolo, Rose ha lasciato tutto. Ha abbandonato l'Accademia, la possibilità di diplomarsi; i suoi amici guardiani e i "nemici" Moroi; Adrian, che sembra amarla molto più di quanto dice. Ha abbandonato Lissa, la sua migliore amica, la ragazza con cui ha un legame, che aveva giurato di proteggere per tutta la vita e a costo della vita. Tutto questo, perché l'uomo che ama è diventato una minaccia, per lei e per il loro mondo, un altro fra i tantissimi Strigoi in circolazione, e Rose sa bene quanto Dimitri, da lucido, avrebbe preferito essere morto che ritrovarsi in una situazione simile. Per questo, è partita per la Russia, alla ricerca di un paesino della Siberia in cui lui abitava, prima meta del suo viaggio che ha come scopo ucciderlo.
Solo arrivare a scrivere fin qui mi ha riempita di malinconia per l'estroversa ironia che ha abbandonato Rose da tanto, ormai, e il suo meraviglioso e complicato rapporto con Dimitri. Perché Rose cambia, nel corso del viaggio. C'è una sorta di durezza e risolutezza nel suo modo di agire che all'inizio sorprende anche lei, un'inflessibilità così vicina all'essere maligna che però non mina mai la sua determinazione, e la fa apparire spietata e letale agli occhi di tutti quelli che incontra e imparano a conoscerla.
Incontra Sidney, un'Alchimista. Sono chiamati così gli umani con poteri simili ai damphir che hanno il compito di fare da tramite tra paranormale e umani, in modo che questi ultimi rimangano al di fuori delle minacce che l'esistenza degli altri porta con sé. Parte del percorso di Rose sarà possibile grazie al suo aiuto, perché la condurrà dalla famiglia di Dimitri, con cui vivrà per un po' -forse una delle parti più belle ed emozionanti del libro. Lì incontra anche Abe, un personaggio singolare e decisamente misterioso, arrogante e fastidioso in maniera oltre ogni dire. La seguirà per un po' e in certe situazioni la tirerà fuori dai guai, come favore per estorcerle un compromesso ricorrente: tornare a casa. Rose non sa per chi lavora, ma intende portare a termine il suo scopo.
Spostandoci al di fuori dall'Accademia, di conseguenza scopriamo modi di vivere differenti radicati e nascosti all'esterno del bozzolo protetto costituito, fino ad allora, dalla scuola, privi di quella perfezione dettata dalle regole che vigevano lì, o a Corte. Rose entra a contatto con quelli che, come lei, sono guardiani non promessi (guardiani che non hanno giurato) e approfondisce aspetti del suo legame con Lissa che non conosceva -complicandolo a causa della lontananza.
È un capitolo della serie molto più avventuroso e oscuro degli altri, un viaggio introspettivo alla ricerca di qualcosa cui nemmeno Rose riesce a dare davvero una spiegazione. Perchè se è vero che tutto comincia per Dimitri, lungo il suo cammino Rose cresce e scova tanti altri aspetti della vita in quel mondo soprannaturale a lei fino a quel momento sconosciuti. Ed è qualcosa di cui ha bisogno per andare avanti, per non rimanere chiusa nel passato. Capisce che c'è molto più di ciò che aveva creduto fino ad allora, e il conoscere tutto questo la aiuta a rafforzare se stessa, le sue convinzioni, i suoi scopi.
Come se questo non bastasse, c'è anche il pensiero di Lissa, per cui sente senso di colpa, preoccupazione, come se avesse perso un altro pezzo di sé. Anche se alla St. Vladimir Academy non dovrebbe correre pericoli, Rose sente che non è così -soprattutto quando l'oscurità che il potere dello spirito porta con sé minaccia l'inconsapevole Lissa ancora. Ma stavolta, entreranno in gioco anche nuovi personaggi -Avery Lazar, suo fratello Reed e il loro guardiano, Simon- e i sentimenti fra le due si complicheranno come mai prima di allora, dando del filo da torcere a loro e chi vorrebbe aiutarle.
Quando finalmente si scontra con Dimitri... è stato come vivere il crollo dell'illusione grazie alla quale era andata avanti fino a quel momento, per poi ripiombare in una coltre di nebbia anche peggiore, tradita dalla verità distorta che le suggerivano i suoi sensi. Una tortura continua, tremenda e inquietante, desideravo finisse anche se ciò significava che Dimitri avrebbe perso la vita.
E poi, un bagliore di speranza.
Non sapevo seriamente cosa pensare, quando ho capito che l'autrice ci stesse davvero svelando la possibilità di salvarlo. Quando qualcuno che scrive romanzi è così sadico, di regola è consigliabile non fidarsi, no? Ero in pena per Rose, ma dall'altro lato speravo cogliesse quell'opportunità.
Come si può annientare il cuore di una lettrice così, con un finale come quello del terzo libro, per poi arrivare a quest'altro finale? E' stata una terribile tortura questo libro, sul serio. Avevo una voglia matta di scagliare lo smart-pad dall'altro lato della camera che lo sentivo tremare di paura fra le mani. Quando Rose non reagiva volevo urlarle di svegliarsi e darsi una mossa e smetterla sia di essere preda della disperazione e dell'annebbiamento post-morsi che, beh, di fare quello che la mia Rose non avrebbe mai fatto: arrendersi. Anche a costo di ucciderlo. L'inquietudine che sentivo era troppo acuta per accettare di star lì e leggere della sua lenta disfatta; la Mead, poi, non ci ha reso le cose facili. E poi, ero emozionata di seguirla nella fuga e piena di paura e speranza e dolore e un sacco di altre cose, ma ero rassegnata alla morte di Dimitri, anche se... lo sapevo: non è che, dopo tre libri così, puoi uccidere Dimitri e basta. E nonostante sia un grosso cattivone, io faccio comunque il tifo per lui -scusa Adrian!  Sapevo che, alla fine, sarebbe tornato. Di Avery e Abe, poi, ho sospettato subito -alla fine ho avuto ragione sull'identità di entrambi.
Oltre questo, non è che abbia molto altro da dire. Cioè, probabilmente si, ma forse ho detto abbastanza. Ho il cuore in subbuglio e l'incredibile mix di emozioni che Richelle Mead riesce a suscitare in me è intenso oltre ogni dire -mi ricorda il sadismo della Clare, per certi versi, ma meno diretto, più amalgamato con ingenti dosi di oscurità e astuzia dosata con saggezza. Certo, pur sempre una saggezza di tipo dannoso al lettori, ma pur sempre tale. 

Non so davvero quale sia il libro migliore della serie, fin'ora -forse il terzo, perché mi ha devastata più di tutti. Ho adorato ognuno di loro, e adesso che sono stretta nella morsa della Mead, tirarsi indietro è impossibile. Incrociamo i denti, sperando che la Rizzoli faccia qualcosa, altrimenti... mi do all'inglese! Mi avevano detto che questa è una saga che migliora via via che si va avanti. E, devo dargliene atto, avevano ragione alla grande. Ma non solo. Andando avanti, le vicende si evolvono in maniera sorprendente, sensuale, travolgente, emozionante, una reazione a catena che le rende più dark e misteriose di libro in libro, in maniera ipnotica -neanche l'autrice stesse usando la compulsione su di noi! L'ironia spassosa che risale al primo libro, si fa più cupa, spinosa e pericolosa, ma non abbandona mai Rose, che cresce con una nobiltà d'animo nel cuore che la rende più matura, impulsiva in modo diverso da prima, motivo per cui forse l'adoro ancora di più! Ogni personaggio è un mondo di ragioni e sentimenti a sé, e non vedo l'ora di scoprirli ancora nei prossimi libri.

4 commenti:

  1. Te l'avevo detto che avresti perso la testa per questa saga, anch'io come te quando la lessi paragonai il sadismo della Clare a quello della Mead. Il terzo e il quarto sono stati davvero devastanti, a un certo punto ho seriamente pensato di aver bisogno di un defribrillatore x riprendermi...Dovremmo fare qualcosa per spingere la Rizzoli a pubblicare gli ultimi 2 libri, non ci possono abbandonare in balia dell'inglese...Soprattutto adesso che uscirà il film dovrebbero essere più motivati...

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    1. Diamine se avevate ragione. Sono sena fiato, una vera corsa dietro ogni libro. Eccome se lo sono, molto devastanti! In modo esagerato e incredibilmente coinvolgente!
      Per la Rizzoli, ho sentito dire che la casa editrice attende proprio l'uscita del film per far uscire gli ultimi due. Io non ho resistito e ho letto Spirit Bound in inglese -sono sotto shock.

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    2. Io 9 ore le passo a lavoro, noioso tra l'altro, quando sono libera tra il mangiare, il dormire e magari uscire un pò non mi restano che un paio d'ore per la lettura e già così un libro me lo porto avanti una decina di giorni. Ho così tanti arretrati e una wish list altrettanto lunga che non posso permettermi di leggere anche in inglese,perchè mi ritroverei con un dizionario in mano ogni 5 parole e non ne ho proprio il tempo...Confido nella Rizzoli, incrocio le dita...

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    3. Io riesco più o meno a leggere bene in inglese, e fortunatamente lo stile della Mead è molto chiaro da questo punto di vista. E' sicuramente più complicato che in italiano, e spero che la Rizzoli ci dia questi ultimi due libri ç_ç

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