giovedì 22 novembre 2012

Segnalazione e proposta Ebook: Recensione Noctis Umbrae [e "Il Cuore tra le Onde"] di Mew Notice.

Queste due recensioni verranno presentate insieme perchè Il Cuore tra le Onde è uno dei quattro racconti contenuti in Noctis Umbrae. Ho deciso di fare comunque la segnalazione perchè avevo già detto di si all'autrice per email, quindi per correttezza ecco il mio post. Lascerò a voi le opinioni finali.


Noctis Umbrae
Mew Notice
Sesat Edizioni
Ebook - 100 pagine c.a.
Scaricabile dal sito - 0,99€
Voto: 3 Stelle!

Noctis Umbrae è un’antologia di racconti ad opera dell’autrice fantasy Mew Notice.
Tra luce ed ombra, tra il giorno e la notte le vicende dei personaggi si snodano in un possente andirivieni di contrastanti emozioni.
Delineate da tratti maturi e tratteggiate con forti tinte noir, le quattro storie raccolte hanno come tema centrale l’oscurità, che sia essa raffigurata come la Morte o che sia rappresentata da un gelido assassino o, ancora, che sia quella che ristagna nel cuore degli esseri umani.



Il Cuore tra le Onde
Mew Notice
Sesat Edizioni
Ebook - 56 pagine c.a.
Scaricabile dal sito - 0,49€
Voto: 2 Stelle!

Dalle profondità del mare, un richiamo accorato per un amore impossibile.
Ritorna, con un racconto breve, Mew Notice, l’autrice di “Come un batter d’ali”.
Dopo aver superato con Mia e Noir gli ostacoli posti sul loro cammino da Melody, il loro angelo nero, tocca ad Angie e Nereo, protagonisti de “Il cuore tra le onde”, portare il lettore in un mondo inesplorato e trascinarlo alla scoperta di emozioni dimenticate.
Con il tocco fantasy che caratterizza la penna dell’abile scrittrice, una nuova storia d’amore in grado di travalicare i confini del mare.


La mia Recensione.


A quanto pare, i finali sospesi e malinconici sono i preferiti dell'autrice ed entrambe le opere ne sono un esempio vivente.
Il Cuore tra le Onde, ad esempio, è un racconto molto breve che delinea i contorni di una storia confusa fra le onde del mare, di un amore sbocciato molto in fretta -forse troppo in fretta, poichè il solo nominare il genere fantasy non sempre è sinonimo di colpo di fulmine, e se anche lo fosse, non in modo così... banale?- sulla riva del mare e di un mondo appena accennato, poco descritto, superficiale tanto quanto può esserlo Nereo, personaggio maschile e abitante di Cristal Place, regno di Sirene e Tritoni come lui, che corteggia la povera Angie e, dopo un assaggio "dell'universo paranormale" del racconto, la relega di nuovo al suo mondo normale, fatto di infelicità e vuoto, a detta della ragazza. E perchè si sente attratta dal mare? Perchè naturalmente, essendo una mezza Sirena, il richiamo dell'acqua la affascina e la disorienta. E c'è Guglielmo, il ragazzo che è innamorato di lei ma non le fa provare nulla, perchè Nereo sembra essere l'unico in grado di farle palpitare il cuore.

Sad Eye, seconda opera, mi ha catturata dall'inizio. Accattivante, oscura, pericolosa, tutte caratteristiche che suscitano la mia più vivida curiosità, e tutte racchiuse in un individuo bellissimo di nome William Zotta, soprannominato Eye per la sua capacità di essere vigile, attento e sempre pronto a catturare i ricordi e le immagini. Eye possiede un cuore incapace di battere e la notte detiene i suoi migliori trofei, le sue migliori conquiste... o almeno il loro ricordo, rosso come il sangue di cui si nutre. William, invece, è un professore di matematica affascinante che fa girare la testa alle sue alunne. A turbare la quiete del bellissimo Eye, però, arriveranno frasi misteriose... e una vendetta sussurrata dalla Morte in persona.

Perdonami è una storia intensa nella sua brevità, piena di dolore, sbagli, dubbi e voglia di vendetta, sentimenti oscuri, cupi che logorano l'anima e la fanno cadere in un baratro di disperazione tale da non riuscire ad ascoltare niente e nessuno se non l'urlo della propria anima. Mike e Angelica sono sposati, felici entrambi dei ricordi della loro vita insieme e di ciò che li ha portati ad essere ciò che sono adesso. Questo finchè un tradimento dei più terribili scombussola la loro vita, dividendo le loro strade bruscamente e intrecciando rabbia e risentimento in una morsa che arriva soffocare senza pietà. Ho mediamente apprezzato il ricorso alle forti emozioni che creano un'immagine piuttosto vivida di tutta la vicenda, anche se, certo, avrei voluto un approfondimento maggiore dei concetti e una maturità maggiore da parte di entrambi i personaggi. Se con l'opera precedente avevo riscontrato un rialzo della mia curiosità, Perdonami mi è parsa la rievocazione un pò banale e incontrollata di una vicenda che, come sappiamo, è molto comune al giorno d'oggi.

Per ultima, Mortem Black ha un'inizio promettente che ha acceso in me una scintilla d'interesse che non ho trascurato e che ha continuato a crescere fino alla fine. Un luogo a metà fra il mondo umano e quello divino, un tempio concepito come rifugio solo per coloro che scelgono una via alternativa per la lor vita a quella già scritta. Come fece Lilith, prima moglie di Abramo, il cui nome è sempre stato avvicinato a giudizi maligni che non le appartengono. La sua unica consolazione diventa ottenere il permesso di essere umana, così da metter fine ad una vita senza tempo ormai divenuta un peso insormontabile.

Matt ha un'amante, Tracy, alle spalle della moglie Vivien che non sospetta nulla. E la Morte, decisa a fare il suo lavoro seguendo l'ideale di giustizia umana, sa già che Matt sarà la sua prossima vittima. Eppure c'è qualcosa, in Vivien... qualcosa, nei panni sia della Morte che del dottor Black, che lo porta a riconsiderare il tutto. Qualcosa che lo attrae verso di lei e lo mette davanti ad un modo diverso di analizzare l'anima, poichè anche il cuore più freddo e ospitato può ospitare un passione inaspettata.
E' un vero salto verso l'alto rispetto alle storie precedenti, con descrizioni più accurate e una fantasia particolare, inusuale e ben delineata, con quello stile semplice e più o meno scorrevole comune in ogni parte dell'antologia dell'autrice.

Storie che parlano di morte fisica e dell'anima, una teatralità macabra che rispecchia se stessa in ogni opera e che, a mio parere, poteva essere meglio argomentata, dato che le tracce posseggono una trama dalle sfumature interessati ma mediamente espresse nella loro essenza più profonda. Tutto sommato, devo dire di aver apprezzato particolarmente questa riunione di trame attorno ad un unico campo semantico identificato con diverse sfumature, dai toni più cupi a quelli più intensi, una lettura che definirei piacevole se, certo, non si parlasse di morte!

Nessun commento:

Posta un commento

Ti è piaciuto il mio post? Daaaai, lascia un commento, sarei davvero contenta di sapere che ne pensi! *^*