domenica 28 aprile 2013

Who I want to be today? #1

Salve lettori!
Ero seduta davanti al pc a decidere quale sarebbe stata la mia prossima lettura, quando mi è venuta un'idea lampo e ho pensato, cavolo!, potrei farne una rubrica. Ci ho riflettuto sopra e ho pensato che non fosse poi una così brutta idea, perciò eccomi qui. La rubrica si chiama Who I want to be today?, sarà a cadenza casuale, e le regole sono davvero semplici. Potete partecipare tutti, perché è questo il senso delle rubriche, infondo, coinvolgere i lettori.


Come funziona? Beh, quando leggete, vi immergete totalmente nella storia, nei suoi personaggi e nelle sue dinamiche, e il tempo non vi serve più. Diventate parte della trama e la trama diventa parte di voi. Ma cosa fareste, direste o pensereste se, per un pò, potreste immedesimarvi in uno qualsiasi di quei personaggi senza dover necessariamente seguire l'ordine delle pagine del libro?

Il gioco è proprio questo:
-Scegliete un personaggio, uno qualsiasi, maschio o femmina o qualunque tipo di creatura sia, di un romanzo letto o non letto, che vi ispira o che avete amato, o anche che avete odiato;
-Diventate il personaggio, con i sensi e i pensieri, come quando vi lasciate trasportare da lui e dalle sue vicende, solo che il comando, adesso, ce l'avete voi;
-Scrivete. Qualche riga, più di qualche riga, ma battete le dita sul pc e scrivete ciò che fareste se foste quel personaggio, qualsiasi cosa, come se vi appartenesse. Potete restare nei limiti della trama, alterarla o adattare quel personaggio alla vostra vita e agire come preferite, non importa.
Come vi avevo detto, le regoli sono semplici, è nell'applicarle che dovete concentrarvi.

Per esempio, per questa prima puntata, il personaggio che vorrei impersonare è Helen, della trilogia Starcrossed della Angelini, dato che i primi due li ho riletti da poco e la mia mente è ancora lì, restia a lasciarla andare per leggere qualcos'altro.

N.B. Per chi non ha letto i primi libri... SPOILER!, leggete a vostro rischio e pericolo.

"Correva. Era sempre stata brava a farlo, così brava che per tanto tempo aveva pensato a sé come un essere anormale, squadrata dall'alto in basso da quei compagni di scuola come Gretchen, che bisbigliavano il suo nome e gli affiancavano appellativi come strega, mostro, e altri che preferiva non ricordare. Ma non aveva mai smesso di correre, e per nulla al mondo avrebbe smesso in quel preciso istante. Certo, avrebbe potuto volare, ma aveva bisogno della solidità del terreno, che divorava ad una velocità estrema persino per lei.
Ne aveva bisogno, adesso che tutto pareva sgretolarsi sotto di lei.
Helen aveva retto a tante rivelazioni, a tanti eventi fino a quel momento. Ma adesso doveva correre, perché la guerra era troppo vicina e il tempo troppo breve, e ogni cosa era troppo tutto e lei stanca di scappare. Perciò andava nella direzione opposta, a cercare lui.
Lucas.
Non faceva nemmeno più caso alla sabbia che, alzandosi da terra per le pesanti falcate, le si depositava addosso, fra i vestiti e dentro le scarpe. Nella sua mente stralci di parole sconnesse rimbalzavano senza sosta, e la travolgevano, impedendole di pensare.
Il sole stava calando per lasciare posto alla notte, e il bagliore arancio che colorava la sabbia dello stesso colore le fece cogliere un movimento davanti a sé, tanto lontano che occhi mortali non avrebbero notato nulla. Non aveva bisogno di scorgere il viso di quella figura in corsa, che veniva proprio verso di lei. Helen sapeva che si trattava di Lucas anche senza usare la vista.
L'ha scoperto anche lui, pensò, in un lampo improvviso di lucidità, ha scoperto che non siamo cugini.
Quando sua madre gliel'aveva rivelato -Helen non le aveva dato abbastanza tempo per poter spiegare perché le avesse mentito, sentendo appena la voce di Daphne mentre questa diceva ho dovuto farlo, Helen. C'è in gioco più di quello che credi-, per un attimo aveva creduto di esserne tanto sorpresa o sopraffatta da non riuscire a muoversi. Invece era volata fuori dalla finestra ed era corsa via, senza esitare, finalmente qualcosa di giusto le si era rivelato davanti.
Daphne era al telefono con qualcuno, probabilmente Hector, e Lucas doveva essersi trovato con lui e aveva sentito tutto. Chiaramente sua madre non se l'era lasciato scappare, era troppo furba, l'aveva già calcolato. Ma in quel momento non le importava, non le importava di nient'altro.
Quando fra lei e Lucas non ci furono che una decina di metri, gli lanciò le braccia al collo e lui la prese al volo, stringendola a sé e baciandola con un trasporto tale da farle girare la testa e tremare le gambe.
Silenzio. Fra le sue braccia, la pace la invase e le salirono le lacrime agli occhi, che cercò di tenere a freno con un profondo sospiro liberatorio. Era come se, grazie ad esso, potesse sciogliere il peso e la confusione che si erano ammassati in lei prima e durante la corsa. Come se tutto avesse finalmente un senso, come se il resto del mondo si fosse messo in asse dopo aver vissuto nel caos. Era talmente felice e appagata da poter paragonare quelle sensazioni così potenti a quelle provate quando lei e Orion si erano trovati vicini al Fiume della Gioia.
-Helen- sussurrò Lucas, allontanandola dal suo viso quel tanto che bastava per osservare l'espressione della ragazza. Gli occhi lucidi e raggianti, il perfetto sorriso che piegava le sua labbra, i capelli biondi scompigliati dal vento che le danzavano intorno. Tutto di lei era così dolorosamente familiare che qualunque cosa pensasse o facesse che la riguardasse, risultava ugualmente doloroso. La amava talmente tanto e con tanta di quell'intensità che gli pareva impossibile provare tutto ciò ed essere ancora vivo.
-Lucas! Mia madre ha mentito!- disse lei, anche se aveva capito che lui ne era al corrente. Ma dirlo ad alta voce era troppo bello, perciò continuò: -Mio padre... lui... tu ed io non siamo parenti- balbettò, in preda all'emozione. Il ragazzo le scostò qualche ciocca dal volto, e sorrise come ormai non faceva da settimane. Solo Helen riusciva a tirare fuori quel lato di lui, da quando l'aveva incontrata era sempre stato così.
-Ho corso come una matta... speravo avessi sentito la telefonata...-
-Ho sentito eccome- la bloccò lui, poggiandole la mano sulla guancia e accarezzandogliela finché la sua Helen non si calmò. La sua Helen...
La baciò ancora. Helen lo tenne stretto e si lasciò andare contro di lui, il cuore che batteva con una forza straziante nel petto. Rimasero lì, a bearsi l'una della presenza dell'altro, come se i mesi di sofferenza che avevano alle spalle non avessero più peso. Mentre il cielo diventava via via più scuro, due Amanti Infelici si ritrovarono e placarono la loro solitudine."

Non necessariamente tanto lungo... 
mi sono lasciata prendere la mano!
Che ne pensate della rubrica, vi va di partecipare?

4 commenti:

  1. Bellissima iniziativa! Adesso non ho il tempo di partecipare, ma ero passata per dirti che secondo me è un'idea geniale!

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  2. Anche a me piace questa iniziativa, sei stata brava a calare nei panni di Helen!! Peccato che io sia una schiappetta a scrivere, per il momento mi accontento di leggere ciò che scrivono gli altri! :)

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  3. Che carina questa nuova rubrica! è molto originale :). Mi piace come hai scritto questo brano, brava! Chi sa, magari la tua è una premonizione di quello che succederà in Goddess =D
    Per il momento non saprei cosa scrivere ma quando mi verrà un lampo di genio proverò a buttar giù qualcosa pure io =)

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  4. ATTENZIONE SPOILERISSIMI SU DIVERGENT DI VERONICA ROTH!

    "Sognai Al quella notte. Lo pensai per tutto il giorno. Mentre correvo pensavo alle sue lacrime. Mentre mi arrampicavo pensavo al suo corpo.
    Inerme.
    Morto.
    Avevo un groppo in gola, non riusci a piangere per giorni. Ma poi la sera di sei giorni dopo le prime lacrime uscirono. Ripensai ai momenti belli che abbiamo passato insieme. Quattro mi cercava di distrarre con parole dolci, ma non riuscivo a smettere. Mi sentivo in colpa. Ero io la causa di tutto. Se non lo respingevo non sarebbe successo. "

    Non ho letto il tuo estratto Bliss perchè non ho letto la trilogia. Spero che il mio ti piaccia.
    Un bacione!!

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