Across The Univers
Beth Revis
Piemme
412 pagine
9 Ottobre 2012
17,00€
9 Ottobre 2012
17,00€
Voto: 4 Stelle e ½!
La mia Recensione.
Ho trovato davvero geniale la distopia di questo romanzo. Mi sono sentita sommersa dalle emozioni della protagonista, Amy, spaventata eppure consapevole di ciò che andava fatto. Sapevo che, pur essendole stata offerta la possibilità di scegliere fra l'ibernarsi con i genitori e accompagnarli nella loro missione, arrivando così nel pianeta Centauri a bordo della navicella spaziale Godspeed, oppure ripensarci e vivere sulla Terra, tornando dai suoi amici e dal suo ragazzo, Jason -e sono contenta, ad un certo punto, di aver trovato un pretesto per odiarlo, quell'idiota!-, avrebbe comunque deciso di seguirli. E quando arriva il suo turno, l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era "E' tremendo!" e alla fine "Si deve essere maledettamente coraggiosi per fare una cosa simile". Ero talmente assuefatta dalla carica di sensazioni che mi pareva di sentire i fili nello stomaco e il ghiaccio nelle vene, il tubo di plastica in gola e gli occhi incollati alle palpebre. Percepivo la sua paura, il terrore nel sentirsi intrappolata all'interno del suo stesso corpo, senza possibilità di fuga da incubi e sogni e dormiveglia che duravano ormai da tanto di quel tempo che contarlo era impossibile. Amy è un personaggio intenso e pieno di coraggio, forza, l'ho adorata immediatamente ed è stata un'agonia, per me, saperla congelata e inerme.
Elder è un ragazzo che ho apprezzato da subito. Intraprendente, determinato, sa bene qual è il suo compito e vuole cominciare a tutti i costi, nonostante l'Eldest attuale lo releghi ai semplici compiti teorici. Quando però quest'ultimo si rende conto di aver ritardato inutilmente l'addestramento del ragazzo, pronto ad imparare in modo pratico ciò che deve sapere, la narrazione inizia a stabilizzarsi, dando la possibilità a chi legge di adeguarsi allo stile e alla storia per scoprirne i dettagli. A poco a poco, ogni domanda trova una sua risposta dando così il via ad un ritmo meno sospeso e più incalzante, che impedisce al lettore di distogliere l'attenzione.
L'alternanza dei punti di vista dei due personaggi, oltre a dare una prospettiva più ampia della narrazione che permette di inquadrare velocemente e in maniera esaustiva l'ambientazione distopica, aumenta l'intensità della trepidante attesa dell'incontro fra Elder ed Amy. Accade all'improvviso, senza che nessuno dei due se lo aspettasse. Elder non sapeva dell'esistenza di un quarto piano, oltre il Livello dei Custodi, quello dei Naviganti e quello degli Alimentatori, ne che l'Epidemia di diversi decenni addietro, che aveva decimato la popolazione, avesse anche portato modifiche talmente sostanziali da arrivare addirittura a cancellare un'intero piano dagli schemi della nave. Di conseguenza, non sapeva della presenza degli ibernati. E quando vede lei, Amy, immobile dentro quel blocco di ghiaccio, riconosce due cose: Eldest gli sta nascondendo cose importanti, che vuole assolutamente scoprire, ed Amy ha dei bellissimi capelli, come quel tramonto di Terra-Sol che può solo provare ad immaginare, non essendoci mai stato.
Ho fin da subito percepito la sua forte affinità con l'anima di Amy, che li rende simili e allo stesso tempo opposti ben prima che possano avere il tempo di conoscersi. Basta constatare quanto i loro pensieri si sfiorino, tanto lontani quanto vicini, chiusi all'interno della stessa realtà, già dai primi capitoli.
Amy, dal'altra parte, non riesce a capacitarsi di ciò che è successo. L'ibernazione che ha torturato la sua mente con incubi e sogni senza fine si è finalmente conclusa, ma con circa 50 anni di anticipo, e in maniera piuttosto brusca, e lei non ha nessuno. I suoi genitori dormono ancora, chiusi nelle loro criocamere, e l'unico ragazzo della sua età è Elder, che fra l'altro ha un accento bizzarro, come tutti quelli presenti sulla nave, e dice di essere il futuro Eldest, leader della nave. Di certo, però, anche lui nasconde un segreto e nemmeno io lo sospettavo, finchè non è uscito fuori.
Poi ci sono gli altri personaggi, come Harley, il migliore amico di Elder al Reparto, terzo piano dell'Ospedale dove vivono lui e gli altri "pazzi", Doc, l'unico dottore della nave, in parte d'accordo con i modi di Eldest o Orion, l'Archivista, un'uomo piuttosto difficile da inquadrare, ben piazzati e costruiti, che con i loro caratteri hanno contribuito nel rendere più intrigante il romanzo.
Ciò che li spinge lentamente una fra le braccia dell'altro è un sentimento dolce, all'inizio confuso, intrecciato col bisogno di avere qualcuno accanto che possa comprendere l'altro e la certezza, laddove le cose certe diminuiscono, per affrontare la paura di ciò che nasconde davvero la Godspeed, fra i suoi grandissimi Livelli e la gente per nulla normale che costituisce la popolazione. Perchè sta succedendo qualcosa, nella nave. E' la causa per cui alcuni ibernati sono morti e lei ed Elder hanno tutta l'intenzione di scoprirlo. E forse l'unico modo per scoprire la verità è cercare di capire cos'è davvero successo durante il periodo chiamato Epidemia che ha decimato la popolazione. Ciò che ne verrà fuori spiegherà ogni cosa, il perchè delle Stagioni, del controllo di ogni cosa, dell'apatia della gente della nave e della presenza di un Eldest come leader. E se questo libro vi piacerà tanto quanto è piaciuto a me, vi assicuro che rimarrete veramente a bocca spalancata.
Ho avuto lo stomaco sottosopra per tutto il tempo, questo libro è sicuramente un distopico coi controfiocchi! E' stato difficile prevedere le mosse successive o sperare in qualche chiarimento immediato, perchè il bello della storia è che sembra non esserci mai una soluzione. I miei ragionamenti andavano obbligatoriamente di pari passo con quelli della trama, rendendo così inattese e sorprendenti le rivelazioni via via che proseguivo nella lettura. Benchè Eldest, Doc e tutti gli scienziati che lavorano nella nave controllino le cose nel modo sbagliato, tenendo conto delle condizioni della nave e del semplice fatto che si trovano in una navicella spaziale nello spazio, la rabbia verso questa forma di malvagità si trasforma in rassegnazione, perchè per quanto sbagliato è l'unico modo per mantenere attiva la Godspeed.
La cosa che mi ha più lasciata senza parole è stata scoprire in cosa consisteva precisamente la Stagione. Avevo intuito che fosse un termine legato al periodo di, uhm... riproduzione? Ma non in quel modo. E' scioccante constatare quanto le tecnologie fossero avanzate e cosa hanno permesso di fare per garantire la vita nella Godspeed. E non solo la vita nel suo termine generale. La totale mancanza di inibizione, il rigoroso controllo persino sull'accoppiamento, con una spiegazione più che logica che però va contro tutto ciò che è naturale. Certo, è impossibile pensare che una popolazione intera, di circa tremila persone, con tanto di città e terreni da coltivare, pascoli con mucche, capre e quant'altro, sia stata piazzata lì naturalmente. Giustificare la presenza di vera vita su una navicella spaziale sarebbe un paradosso. Nonostante ciò sono rimasta senza parole per il modo in cui la distopia è stata sviluppata in questo romanzo. Impossibile concepire una cosa simile veramente, mi farebbe un'impressione tremenda!
E questo mi porta ad apprezzare -molto più che se non fosse stato così- il clichè della protagonista che devo abituarsi al nuovo mondo. Nei panni di Amy, nemmeno io sarei riuscita ad accettare subito le stranezze che mi succedevano intorno. L'evidente diversità fra gli abitanti della nave ed Amy, il turbamento di lei e la sua confusione, mi sono arrivati chiari e vividi, facendomi sentire la sua stessa solitudine in mezzo a persone che all'apparenza presentano un aspetto pressoché identico.
L'unica eccezione è Elder, che spesso ha dato vita ai miei pensieri, descrivendo la nave come una scatola di metallo, una gabbia, arrivando a non sopportare, la perfetta regolarità delle cose.
Across the Univers è un libro che fa tremare le gambe come gelatina, fa palpitare il cuore e lascia meravigliati ad ogni capitolo. Realistico, evocativo, mi è bastato pochissimo per cominciare a sentirmi un personaggio vivo del romanzo. Il fatto stesso che lo stile usato dall'autrice ancori il lettore a seguire i personaggi emotivamente e mentalmente lo rende unico e imperdibile, sottraendolo a qualsiasi possibile giudizio negativo. Nel finale mozzafiato, le rivelazioni si susseguiranno, una dopo l'altra, segreti che in ordine di importanza verranno svelati e urlati a gran voce, un'enorme bagaglio di emozioni che lascerà esterrefatti i lettori. Leggerlo è stata un'avventura che non esiterei ad intraprendere di nuovo!
Elder è un ragazzo che ho apprezzato da subito. Intraprendente, determinato, sa bene qual è il suo compito e vuole cominciare a tutti i costi, nonostante l'Eldest attuale lo releghi ai semplici compiti teorici. Quando però quest'ultimo si rende conto di aver ritardato inutilmente l'addestramento del ragazzo, pronto ad imparare in modo pratico ciò che deve sapere, la narrazione inizia a stabilizzarsi, dando la possibilità a chi legge di adeguarsi allo stile e alla storia per scoprirne i dettagli. A poco a poco, ogni domanda trova una sua risposta dando così il via ad un ritmo meno sospeso e più incalzante, che impedisce al lettore di distogliere l'attenzione.
L'alternanza dei punti di vista dei due personaggi, oltre a dare una prospettiva più ampia della narrazione che permette di inquadrare velocemente e in maniera esaustiva l'ambientazione distopica, aumenta l'intensità della trepidante attesa dell'incontro fra Elder ed Amy. Accade all'improvviso, senza che nessuno dei due se lo aspettasse. Elder non sapeva dell'esistenza di un quarto piano, oltre il Livello dei Custodi, quello dei Naviganti e quello degli Alimentatori, ne che l'Epidemia di diversi decenni addietro, che aveva decimato la popolazione, avesse anche portato modifiche talmente sostanziali da arrivare addirittura a cancellare un'intero piano dagli schemi della nave. Di conseguenza, non sapeva della presenza degli ibernati. E quando vede lei, Amy, immobile dentro quel blocco di ghiaccio, riconosce due cose: Eldest gli sta nascondendo cose importanti, che vuole assolutamente scoprire, ed Amy ha dei bellissimi capelli, come quel tramonto di Terra-Sol che può solo provare ad immaginare, non essendoci mai stato.
Ho fin da subito percepito la sua forte affinità con l'anima di Amy, che li rende simili e allo stesso tempo opposti ben prima che possano avere il tempo di conoscersi. Basta constatare quanto i loro pensieri si sfiorino, tanto lontani quanto vicini, chiusi all'interno della stessa realtà, già dai primi capitoli.
Amy, dal'altra parte, non riesce a capacitarsi di ciò che è successo. L'ibernazione che ha torturato la sua mente con incubi e sogni senza fine si è finalmente conclusa, ma con circa 50 anni di anticipo, e in maniera piuttosto brusca, e lei non ha nessuno. I suoi genitori dormono ancora, chiusi nelle loro criocamere, e l'unico ragazzo della sua età è Elder, che fra l'altro ha un accento bizzarro, come tutti quelli presenti sulla nave, e dice di essere il futuro Eldest, leader della nave. Di certo, però, anche lui nasconde un segreto e nemmeno io lo sospettavo, finchè non è uscito fuori.
Poi ci sono gli altri personaggi, come Harley, il migliore amico di Elder al Reparto, terzo piano dell'Ospedale dove vivono lui e gli altri "pazzi", Doc, l'unico dottore della nave, in parte d'accordo con i modi di Eldest o Orion, l'Archivista, un'uomo piuttosto difficile da inquadrare, ben piazzati e costruiti, che con i loro caratteri hanno contribuito nel rendere più intrigante il romanzo.
Ciò che li spinge lentamente una fra le braccia dell'altro è un sentimento dolce, all'inizio confuso, intrecciato col bisogno di avere qualcuno accanto che possa comprendere l'altro e la certezza, laddove le cose certe diminuiscono, per affrontare la paura di ciò che nasconde davvero la Godspeed, fra i suoi grandissimi Livelli e la gente per nulla normale che costituisce la popolazione. Perchè sta succedendo qualcosa, nella nave. E' la causa per cui alcuni ibernati sono morti e lei ed Elder hanno tutta l'intenzione di scoprirlo. E forse l'unico modo per scoprire la verità è cercare di capire cos'è davvero successo durante il periodo chiamato Epidemia che ha decimato la popolazione. Ciò che ne verrà fuori spiegherà ogni cosa, il perchè delle Stagioni, del controllo di ogni cosa, dell'apatia della gente della nave e della presenza di un Eldest come leader. E se questo libro vi piacerà tanto quanto è piaciuto a me, vi assicuro che rimarrete veramente a bocca spalancata.
Ho avuto lo stomaco sottosopra per tutto il tempo, questo libro è sicuramente un distopico coi controfiocchi! E' stato difficile prevedere le mosse successive o sperare in qualche chiarimento immediato, perchè il bello della storia è che sembra non esserci mai una soluzione. I miei ragionamenti andavano obbligatoriamente di pari passo con quelli della trama, rendendo così inattese e sorprendenti le rivelazioni via via che proseguivo nella lettura. Benchè Eldest, Doc e tutti gli scienziati che lavorano nella nave controllino le cose nel modo sbagliato, tenendo conto delle condizioni della nave e del semplice fatto che si trovano in una navicella spaziale nello spazio, la rabbia verso questa forma di malvagità si trasforma in rassegnazione, perchè per quanto sbagliato è l'unico modo per mantenere attiva la Godspeed.
La cosa che mi ha più lasciata senza parole è stata scoprire in cosa consisteva precisamente la Stagione. Avevo intuito che fosse un termine legato al periodo di, uhm... riproduzione? Ma non in quel modo. E' scioccante constatare quanto le tecnologie fossero avanzate e cosa hanno permesso di fare per garantire la vita nella Godspeed. E non solo la vita nel suo termine generale. La totale mancanza di inibizione, il rigoroso controllo persino sull'accoppiamento, con una spiegazione più che logica che però va contro tutto ciò che è naturale. Certo, è impossibile pensare che una popolazione intera, di circa tremila persone, con tanto di città e terreni da coltivare, pascoli con mucche, capre e quant'altro, sia stata piazzata lì naturalmente. Giustificare la presenza di vera vita su una navicella spaziale sarebbe un paradosso. Nonostante ciò sono rimasta senza parole per il modo in cui la distopia è stata sviluppata in questo romanzo. Impossibile concepire una cosa simile veramente, mi farebbe un'impressione tremenda!
E questo mi porta ad apprezzare -molto più che se non fosse stato così- il clichè della protagonista che devo abituarsi al nuovo mondo. Nei panni di Amy, nemmeno io sarei riuscita ad accettare subito le stranezze che mi succedevano intorno. L'evidente diversità fra gli abitanti della nave ed Amy, il turbamento di lei e la sua confusione, mi sono arrivati chiari e vividi, facendomi sentire la sua stessa solitudine in mezzo a persone che all'apparenza presentano un aspetto pressoché identico.
L'unica eccezione è Elder, che spesso ha dato vita ai miei pensieri, descrivendo la nave come una scatola di metallo, una gabbia, arrivando a non sopportare, la perfetta regolarità delle cose.
Across the Univers è un libro che fa tremare le gambe come gelatina, fa palpitare il cuore e lascia meravigliati ad ogni capitolo. Realistico, evocativo, mi è bastato pochissimo per cominciare a sentirmi un personaggio vivo del romanzo. Il fatto stesso che lo stile usato dall'autrice ancori il lettore a seguire i personaggi emotivamente e mentalmente lo rende unico e imperdibile, sottraendolo a qualsiasi possibile giudizio negativo. Nel finale mozzafiato, le rivelazioni si susseguiranno, una dopo l'altra, segreti che in ordine di importanza verranno svelati e urlati a gran voce, un'enorme bagaglio di emozioni che lascerà esterrefatti i lettori. Leggerlo è stata un'avventura che non esiterei ad intraprendere di nuovo!
L'ho comprato proprio oggi....finalmente!!*-* E ora sono ancora più contenta di averlo preso...non vedo l'ora di iniziarlo!!!*-*
RispondiEliminaBravissima!! Leggilo il prima possibile, un libro così bello non si trova spesso! ;)
EliminaMeraviglia!!!Ce l'ho! ce l'ho!
RispondiEliminaE' qui sul comodino che mi guarda ;)
E' una bellissima meraviglia!
EliminaLeggilo, su, spero vivamente che piaccia anche a te :D
Devo iniziarlo. Non so quando ma devo farlo.
RispondiElimina:)
Sisi assolutamente, è un bellissimo libro Debs! ;)
EliminaAAAAAAAA lo devo leggereeeeee! xD
RispondiEliminaSi, devi! *_*
Eliminaè nella mia libreria e devo solo decidere quando leggerlo...
RispondiEliminaTi consiglio di farlo appena possibile, difficile rimanerne delusi :)
Eliminanon riesco a decidermi su questo libro.. temo fortemente una disastrosa delusione!
RispondiEliminaDipende tanto da cosa pensi di poter apprezzare in un libro così, da cosa cerchi nella lettura di un distopico. Il consiglio che posso darti è: cancella i giudizi letti in giro, il timore della delusione e buttati a capofitto, pensando a farti un'idea più personale :)
EliminaMamma mia, sto leggendo solo recensioni positive O_O lo voglio troppo!! *___*
RispondiEliminaLo sooo, questo libro ha colpito davvero molti *-*
EliminaVai vai Matteo, devi leggerlo! :D