Recensione Vanish - La Traditrice di Sophie Jordan.

Quando una lunga attesa separa un romanzo dal suo prequel, capita di dimenticare per un pò le forti emozioni che investono l'anima nel più feroce e intenso dei venti. Una dimenticanza temporanea, di cui si possono scorgere i barlumi a distanza di tempo, ma come un sogno sbiadito. Poi però prendo in mano un libro come Vanish... e quella pesante coperta elettrica, quel tremore tanto tipico dei draki, si abbatte su di me e mi soffoca, costringendomi a tenere gli occhi incollati alle pagine. Ho ADORATO il secondo volume di questa splendida trilogia, mi ci sono aggrappata come ad un salvagente finchè non ho ultimato la lettura, nel giro di poche ore.

Vanish - La Traditrice
Sophie Jordan
Piemme Freeway
23 Ottobre 2012
16,50
Voto: 5 Stelle!

Per salvare la vita del ragazzo che ama, Jacinda ha fatto l'impensabile: ha tradito il segreto più gelosamente custodito del suo popolo. Ora, deve ritornare alla protezione del suo branco sapendo che potrebbe non rivedere più Will, e ancora peggio, che poichè i suoi ricordi sono stati offuscati, Will potrebbe non ricordare nulla di quella notte, compreso il motivo per cui Jacinda è stata costretta a fuggire.Tornata a casa, Jacinda è accolta con ostilità, e deve faticare per dimostrare la sua lealtà, per il suo bene e per quello della sua famiglia. Tra i pochi che ancora parlano con lei c'è Cassian, probabile erede del branco che ha sempre desiderato Jacinda per sè, e sua sorella, Tamra, che è stata cambiata per sempre da uno scherzo del destino. Jacinda sa che dovrebbe dimenticareWill e andare avanti, che se davvero Will riuscisse a ricordare e mantenere la promessa di trovarla, metterebbe entrambi in pericolo. Eppure, si aggrappa alla speranza che un giorno potranno stare di nuovo insieme. E quando arriva la possibilità di seguire il suo cuore, sarà disposta a rischiare tutto per amore?

Ritornare nel mondo di Jacinda mi ha dato la stessa sensazione di quando, in macchina, il guidatore accelera all'improvviso e per un attimo senti le gambe molli e quell'istante sospeso in cui pare quasi che la macchina scompare, lasciandoti sfrecciare sulla strada col cuore in gola, ad una velocità incredibile. La fuga, il terrore di essere scoperta, della punizione inevitabile, lo struggimento e il dolore della separazione. Onde forti e impetuose che si sono abbattute su di me in un colpo solo, ricordandomi le intense emozioni provate col primo libro. E vi giuro, se avete amato quello, dimenticare anche solo per un attimo Vanish sembrerà assurdo solo a pensarci.

In Firelight Jacinda, per amore di Will, il bel cacciatore draki di cui è innamorata, si era mostrata alla sua famiglia, esponendo l'intera razza ad un pericolo enorme e infrangendo la più sacra delle regole del clan, per salvarlo da una caduta che avrebbe significato morte certa per lui. E la scoperta di ciò che comporta quel gesto la sommerge a poco a poco, facendo crescere in lei i sensi di colpa. Eliminare Will dalla sua mente era come proclamare la morte dell'anima, ma ciò che aveva scoperto su di lui è un tormento più che sufficiente a confonderla e riempirla di dolore. E adesso è costretta a tornare dalla sua gente, consapevole che gli sguardi ammirati e calcolatori di una volta, da cui si era spesso sentita soffocare, sarebbero diventati freddi e diffidenti, come si può guardare una traditrice. Questi pensieri, insieme ai sensi di colpa per aver trasgredito una delle leggi del clan, per aver deluso quello, sua madre e Tamra, la sorella gemella, e aver perduto Will per sempre, con la dolorosa consapevolezza che lui si sia dimenticato di lei, la logorano e la rendono inerme, incapace di realizzare una possibile soluzione, di trovare speranza in quella promessa su cui il ragazzo che ama aveva giurato, che qualunque cosa fosse successa l'avrebbe trovata e sarebbero rimasti insieme. Come può, d'altronde, prigioniera del suo stesso clan in quella terra che prima, in un tempo che ora sembra lontanissimo, era la sua stessa casa? Dove la sua vita sarebbe stata programmata nei dettagli e alla minima trasgressione  avrebbe corso il rischio di perdere le ali? Dove ogni giorno respirare è un dolore sordo, un vuoto nel petto che cresce, risucchiando ogni cosa, e quelle minacce velate aleggiano su di lei e negli sguardi che incontra? L'unico modo in cui potrebbe sperare di sopravvivere è
concentrarsi su qualsiasi altra cosa che non fosse Will, il suo futuro di sputafuoco nel clan, il disprezzo di questo nei suoi confronti... per esempio Tamra e il suo draki. Finalmente, quello che sembrava essere impossibile ha lasciato tutti a bocca aperta; la gemella di Jacinda si è manifestata, ed è un'eclissatrice, cosa che fra l'altro garantisce la sopravvivenza del clan -eclissatrice, infatti, è colei che ha il potere di celare agli occhi degli umani e, soprattutto, dei cacciatori, il luogo in cui il clan vive. E' grazie a lei che, quella notte in cui il mondo di Jacinda sembrava crollarle addosso e la possibilità di stare con Will sfumava tra le sue mani come nebbia, le due sorelle, insieme alla madre e Cassian, sono riuscite a fuggire, cancellando il ricordo dalla manifestazione di Jacinda dalle menti dei cacciatori.

E ciò significa che tutto sarebbe cambiato. Non si tratta più solo dell'unico esemplare di sputafuoco del branco, il draki più raro e importante del clan, ma anche dell'eclissatrice che ne garantisce la protezione. Le occhiate d'ammirazione prima dedicate solo a Jacinda, ora avrebbero toccato la gemella. Odiarle, prima, era una reazione naturale per lei, indisciplinata e focosa come l'anima che racchiudeva dentro di se... ma adesso? Pur essendo felice per Tamra, ed è quella, per lei, la cosa più importante, può Jacinda incassare quel colpo, accettare quella mancanza di stima da parte di tutti? Cassian, il futuro capo clan, che si divide fra entrambe, l'inevitabile pensiero dell'accoppiamento con lui o l'odioso Corbin, il cugino di lui, e il crescente distacco della gemella, un rapporto tanto forte che piano piano sembra allentarsi? Ma più di ogni altra cosa, può sopportare la mancanza di Will?

L'unica soluzione è dimenticare, un pensiero così orribile e doloroso che istintivamente scarterebbe a priori, ma ormai non c'è più niente che Jacinda possa fare. E quando si convince del fatto che abituarsi a quell'idea è davvero la sola possibilità che ha, Will riappare. Non ha dimenticato. Non l'ha dimenticata. E ciò basta a rimettere in gioco ogni cosa.
Temo di aver odiato tutti, fra quelle montagne nebbiose che la tengono in gabbia, in quell'intenso momento in cui gli occhi di Jacinda baciano quelli di Will, abbeverandosi della sua vista, alimentando quella fiamma che ormai sembrava estinta. E' stata una magnifica rievocazione di quella scena, nel corridoio della scuola, dove entrambi si incontrano per la seconda volta, con lei in forma umana, riconoscendosi nell'anima. Sono addirittura andata a riprendere Firelight per una rievocazione completa, così da fissare quell'immagine intensa nella mia mente, sentendo che in Vanish tutto sarebbe stato rivalutato, andando contro quest'amore che fa battere il cuore, alimentando i sensi di colpa e i doveri di draki che si impossessano di una Jacinda sempre più forte e fragile allo stesso tempo, incastrata fra la gioia di rivedere il ragazzo che ama e il dolore di un possibile addio che la separerà dalla sua famiglia e, sorprendentemente, anche da Cassian.

Odiavo Cassian, anche se mi ha sempre intrigata, fin da subito. Così arrogante e oscuro e sicuro di se... un vero principe draki, con quell'aura magnetica che farebbe innamorare chiunque. Forse il mio odio riecheggiava quello di Jacinda, forse in parte era anche mio. Fatto sta che in Vanish davvero ogni cosa verrà rivalutata. Anche il rapporto fra Cassian e Jacinda. E il mio modo di vederlo... è cambiato. Se prima nemmeno lo consideravo, come possibile ragazzo per lei, ora provo una sorta di risentimento per questo pregiudizio iniziale. Cassian, stavolta, proteggerà Jacinda tante di quelle volte, rischiando a causa delle verità nascoste al capo clan -niente popò di meno che Severin, suo padre-, mostrando una parte di lui che sorprenderà Jacinda, si, ma forse non tutti i lettori. Io, per esempio, sapevo che quello che sembrava un opportunista, interessato solo al raro potere di Jacinda, si sarebbe rivelato invece un ragazzo innamorato, imprevedibile e ostinato, preoccupato per lei e deciso a cancellare Will dal suo cuore. E se la tentazione di provare davvero a dimenticarlo e lasciarsi andare ad un'attrazione che Jacinda non può più nascondere, l'apparizione di Will e la proposta che le farà rappresenteranno il bivio decisivo tra dovere e amore, tra il clan e la felicità, tra Cassian e Will. Nonostante ciò, tifo comunque per Will, ho un debole per gli amori impossibili e ostacolati dalla diversa natura delle due parti.

Gli ultimi capitoli mozzeranno il fiato, avvolgendo il lettore in un climax di emozioni con una presa inevitabilmente intensa. Perchè i Cacciatori hanno rapito Miriam, la sorella di Cassian, e dopo aver fronteggiato terribili minacce, un'unione impossibile da accettare e il rischio di perdere ogni cosa, Jacinda non rinuncerà a quest'ennesima missione, che costituisce anche il solo modo che ha per azzerare i conti in sospeso col clan, slegandola definitivamente dai sui doveri di sputafuoco.
L'attesa della fuga, la paura e la determinazione confluiranno nel finale, brusco ed emozionante, lasciando eventi sospesi e domande senza risposta. E una domanda, una questione irrisolta, brilla intensa fra i pensieri di Jacinda, come in quelli di tutti i lettori: Cos'è Will veramente?

Vi ho incuriositi?

Avete letto Vanish?

Cosa ne pensate??