Black Friars - Le soglie del buio
Virginia De Winter
Amazon
68 pagine
5 gennaio 2014
0,89€
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★ ★ ★ ★
Dopo la sconfitta del Presidio, la pace sembra tornata per le vie della Vecchia Capitale e nelle Nationes del Continente ma, quando la Principessa Sophia Blackmore intraprende un viaggio per Altieres, strane coincidenze le ricordano che altre insidie si muovono intorno a lei e la costringono a temere di nuovo per la propria sicurezza. Sogni e presagi la riportano ai giorni in cui forze oscure minacciavano la sua vita e le sorti del suo regno. Nella Vecchia Capitale, però, le vicende sembrano suggerire che, questa volta, il pericolo provenga dalla remota e selvaggia Nalvalle.
La prima cosa che ho pensato quando sono arrivata alla fine è stata, è tornata e wau, sono tornata a casa, anche solo per un po'. Okay, sono due cose. Non ho mai smesso di dedicare alla serie Black Friars e alla sua autrice un posto speciale nella mia libreria, così come nel mio blog e nel mio cuore. Quando all'una di notte di qualche sera fa, scorgendo i post in home su facebook, mi sono ritrovata davanti il link per acquistare questa piccola novella, non ci ho pensato due volte -la fortuna ha voluto che dall'ultimo ordine fosse rimasto qualcosa nella paypal. Ho ignorato la trama e il resto, mi sono fiondata su "Compra ora" battendo i piedi sul materasso mentre aspettavo che il file si riversasse sul pc.
Ricorderete tutti lo stile della De Winter, no? In fondo, il suo tratto distintivo è quello di non riuscire a passare indisturbato neanche volendo: elegante, complesso, ricco fino all'orlo di immagini ed emozioni, antiquato in modo raffinato, come se fosse destinato a non tramontare mai, indifferente al tempo. E allo stesso modo i suoi personaggi, dai rumorosi gemelli Sinclair, Drayden e Justin, seguiti da Jerome, alle cugine di Sophia, Alexandria, Caroline e Fayette Mayfield. E poi, ovviamente, Gabriel Stuart, per cui mi sono presa una cotta davvero imbarazzante che non ne vuole sapere di andare via -e che per me può rimanere benissimo dov'è. Non sono l'unica, eh? La sua presenza, in Le soglie del buio, ha mandato a quel paese qualsiasi parvenza di calma anti-fangirling notturna, quando si presuppone di essere troppo stanchi anche per sbadigliare, figuriamoci leggere. Vigile, euforica e completamente soggiogata, mi sono invece ritrovata in sella ad un cavallo sulla Regia Strada, in viaggio dalla Vecchia Capitale fino ad Altieres, in compagnia di Sophia e Gabriel e della loro mandria di amici -e l'esercito, ovviamente, a seguire- in occasione della prima visita della Principessa Blackmore alla regione in cui, un giorno, regnerà come regina. E lungo la strada ho ritrovato quel meraviglioso e complicato sentimento che lega i due, e che non smette di farmi sognare e sospirare e sperare di non smettere mai, mai, mai di leggere di loro! Il modo in cui si guardano, e parlano, i gesti e i baci che si scambiano... una lenta e piacevole discesa in un mondo che non posso fare a meno d amare. Non che questo mi faccia dimenticare quanto oscura sia la via intorno a loro. C'è un motivo se Virginia viene etichettata come la regina del new gothic italiano, no? E questa storia breve ce lo ricorda, in perfetto stile Black Friars. I pericoli non vengono solo dagli angoli bui celati, alle spalle: una parte di quest'oscurità, dell'essenza del Presidio, dimora in Sophia, fianco a fianco con ciò che fa di lei una discendente della dea -la Rosa dei Blackmore, di cui si narrano da secoli i poteri e i fatti che hanno reso le regione intorno alla Vecchia Capitale -nonché essa stessa- ciò che sono adesso. Fra un mazzo di carte per la divinazione e un'incantesimo sussurrato con decisione da pari a pari, Sophia, pungente e testarda, ribelle e innamorata, si ritroverà, come al suo solito, in un mare di guai. Guai incredibilmente insidiosi, sensuali, ammalianti, irresistibili, tutti sotto il nome di Gabriel Stuart. E di un fantasma, una presenza maligna, che li conduce lì dove il passato riposa, dove un ultimo messaggio attende. Se questo non vi fa venire voglia di rileggere immediatamente tutti i mattoncini, vi serve un medico. O forse la macabra ironia di Morton, accompagnato dai Vandemberg e un "nuovo" membro ambiguamente ricomparso nella casata reale.
Ecco l'effetto che questa serie mi fa: lacrime e risate e brividi e speranza e dolore e oh mio dio no! e bacialo, per la miseria! o vai, Stuart, o ti castro! e di di si, andiamo! e tante altre espressioni che non sto qui a definire perché ci vorrebbero anni. La novella non è da meno, un piccolo assaggio che rievoca periodi ben più bugli e travagliati, un faro per quelli che, come me, quasi non ci speravano più ad loro ritorno. Ma se pensate che mi sia accontentata, vi sbagliate. Leggerei per giorni e giorni degli intrighi e i segreti serpeggianti nei tanti vicoli della Vecchia Capitale, assolutamente certa che la noia sarebbe l'ultimo dei miei problemi.
Ecco, quel che dovevo dire l'ho detto. Se sto fangirlando come una matta per il mio breve ritorno nel mondo di Black Friars? Si.
Se dovreste farlo anche voi con me? Assolutamente!
Bliss, sei un tesoro :)
RispondiEliminaGrazie *-*
EliminaPiù che per il complimento, dovrei ringraziarti per questa novella. Tornare da Sophia, Gabriel e gli altri... non farei altro per giorni! ♥
Dovrò leggerlo anch'io!! *-* Ho iniziato quest'estate la saga di Black Friars e mi è piaciuta così tanto che in appena due settimane ho terminato tutti e quattro i libri....e poi li ho comprati anche in versione cartacea perchè non potevo possederli solo in ebook!! *-*
RispondiEliminaComprendo benissimo *-* Io l'ho consigliata ad un'amica che la sta leggendo, ma a volte provo così tanta nostalgia da andarla a rileggere io stessa, consigliarla e parlarne non bastano più :')
EliminaQuesta novella ci voleva proprio u.u